[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/211290143″ videoadsurl=”https://vimeo.com/224092271″ adsurl=”https://www.sialpieve.com/”]Non solo mare. La Riviera dei Fiori ha imparato – nel corso degli ultimi anni – a guardarsi alle spalle e a riscoprire i propri gioielli dell’entroterra. Tesori nascosti, ma apprezzati sempre di più dai visitatori – soprattutto stranieri – che giungono da tutta Europa per visitare questi splendidi angoli di Liguria.

Da questi borghi – preziosi custodi di storia e tradizione – passa un pezzo importante del futuro turistico del Ponente ligure. Gli esempi vincenti non mancano. È il caso di Seborga, che – anche sull’onda della ‘favola’ del Principato – è riuscito a contrastare lo spopolamento e ad attirare  danarosi stranieri del Nord Europa, che hanno eletto questo borgo del Ponente come propria dimora estva. Prova ne è il fatto che Seborga sia ormai stabilmente da anni tra i Comuni con i prezzi degli immobili più alti d’Italia e che – secondo le indiscrezioni – sarebbe stata scelta dagli arabi per realizzare un hotel a 5 stelle.

Ma gli esempi virtuosi sono molteplici. Altro caso di successo è la Valle Argentina, che grazie a un sapiente lavoro di valorizzazione del proprio brand è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano tra le mete turistiche più ambite del panorama ligure. Un turismo di affezionati, soprattutto amanti dell’outdoor, che ha permesso a borghi quasi dimenticati – come Glori – di tornare alla ribalta.

Senza dimenticare Dolceacqua, splendido borgo dell’estremo Ponente ligure, che – dopo un passato glorioso – può oggi vantare un presente roseo. Delle prospettive turistiche di questo incantevole comune abbiamo parlato con il sindaco Fulvio Gazzola, che ha sottolineato come il comune viva ormai un’economia legata unicamente al turismo. Sul territorio sono infatti presenti oltre 200 attività commerciali, tra cui 14 ristoranti, 15 bar e oltre 400 posti letto.

Il Castello dei Doria è una attrattiva ormai consolidata, gli ingressi del solo 2016 sono stati pari a 115mila euro, infatti è in apertura all’interno del castello una sala multimediale che racconterà il legame tra i Doria e i Grimaldi di Monaco.

Dolceacqua è inoltre stata proclamata bandiera arancione, marchio di proprietà della Regione Liguria che si occupa della certificazione di qualità, non è facile ottenerla perché sono più di 200 le caratteristiche che un paese deve avere per acquisire questo riconoscimento.