gianmarco oneglio

Partire dalle linee guida per la prevenzione da Covid-19 adottate lo scorso anno, scongiurando ulteriori limitazioni che minerebbero ancora di più la sostenibilità delle attività economiche, e obbligo di apertura degli stabilimenti solo a partire dal 15 giugno in ragione di una prevista diminuzione dei flussi, lasciando però, a chi voglia, la facoltà di anticipare l’inizio dell’attività, come di consueto, al 1 giugno.

Sono queste le principali richieste avanzate da Fiba Confesercenti all’odierno vertice con l’assessore regionale al demanio marittimo, Marco Scajola, convocato per fare il punto sulla stagione balneare ormai alle porte che, fatalmente, sarà ancora una volta condizionata dalla pandemia.

“Ciò che abbiamo chiesto all’assessore è, sostanzialmente, la conferma delle disposizioni alle quali si è arrivati lo scorso anno, che si sono rivelate efficaci per il contrasto al virus e ci hanno comunque permesso di lavorare seppure con non poche difficoltà“, spiega Gianmarco Oneglio, presidente Fiba Confesercenti Liguria, che ha sottoposto a Scajola un elenco di proposte in sei punti.

“La nostra richiesta di continuità riguarda, ad esempio, anche la possibilità di occupazione delle spiagge libere attrezzate al 70% anziché al 50% e di inversione dell’area punti ombra con quella del dehors del pubblico esercizio, dove presente. A proposito di pubblici esercizi – prosegue Oneglio – chiediamo di definire in maniera chiara il tema dell’asporto: in caso di restrizioni, i nostri clienti devono poteracquistare cibi e bevande al bar e consumarli presso il propriolettino o ombrellone. Chiediamo poi di favorire, e implementare, l’utilizzo delle app per la prenotazione della propria postazione e, da parte dei Comuni, l’adozione di analoghi sistemi informatizzati per la gestione dei parcheggi”.

“Vanno infine garantiti – conclude il presidente dei balneari Confesercenti – la gestione e il monitoraggio delle spiagge libere, attraverso tutte le forme possibili, quali gestione la diretta dei Comuni, forme di volontariato e accordi specifici con stabilimenti balneari e spiagge libere attrezzate. In tal senso ribadiamo la piena disponibilità dei nostri associati a discutere e venire incontro alle puntuali esigenze delle singole amministrazioni locali”.