alberto biancheri

Con un lungo messaggio su Facebook il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, interviene su alcuni temi che caratterizzeranno la riparte, l’ormai famosa ‘fase 2’.

Di seguito la riflessione completa del primi cittadino.

E’ stata una settimana di lavoro molto intensa su tutti i fronti. 
Sul fronte socio-assistenziale stiamo continuando a rispondere alle tante richieste di sussidio alimentare che continuano ad arrivare ogni giorno. Su quello economico, stiamo monitorando i conti dell’ente e delle nostre partecipate, cercando di far fronte alle ingenti mancate entrate e prefigurando nuovi piani strategici per il futuro. Per quanto riguarda i lavori pubblici abbiamo riaperto i primi cantieri e altri ancora ne apriremo nei prossimi giorni, in linea con le ultime misure consentite. Sul fronte turismo, il Tavolo del turismo ha deciso di puntare forte su promozione e marketing scegliendo di investire l’imposta di soggiorno campagne promozionali della città di Sanremo, e la ritengo una decisione strategica in questo momento. Inoltre, stiamo operando per migliorare il più possibile l’organizzazione del lavoro dell’ente, soprattutto in termini di servizi telematici al cittadino, e il Cda del Casinò sta lavorando per la riapertura in sicurezza della Casa da Gioco, non appena sarà consentito. 

Tutto questo in attesa delle linee guida del Governo per quella “fase 2” determinante per la riapertura delle nostre attività produttive e per la ripartenza economica del Paese.

La scorsa settimana ho scritto che più che sul quando occorreva ragionare urgentemente sul come si sarebbe riaperto. E in questa settimana abbiamo letto e sentito proposte, opzioni e anticipazioni di ogni tipo. Alcune anche molto sensate, altre talmente ridicole da non dover neanche essere commentate (plexiglass in spiaggia).

Una riflessione la vorrei fare su alcuni temi:

1) NORME COMPORTAMENTALI: L’uso di dispositivi di protezione individuale in specifici contesti e il distanziamento sociale saranno al centro della fase 2. Questa mattina, approfittando di una mezza giornata libera da impegni, ho voluto vedere di persona alcune situazioni in città, constatando un rispetto delle regole molto diffuso che mi ha fatto molto piacere vedere. Il rispetto di queste prerogative sarà ancor più importante nelle settimane e nei mesi a venire, perché come sostengono tutti gli scienziati “dovremo convivere a lungo con il virus”.

2) CONTROLLI: Chi controllerà il rispetto delle prescrizioni in spiagge, ristoranti, bar, attività produttive o strutture ricettive? E’ evidente che per una ripartenza corretta occorrerà un sistema di verifica capillare che necessita di protocolli chiari e responsabilità certe. Se si pensa di scaricare le responsabilità sulle amministrazioni locali il sistema non regge e fallisce in partenza. Dallo Stato mi aspetto norme chiare (che evitino giungla interpretativa), un sistema di controllo efficace e un adeguato impianto sanzionatorio (per essere chiari: se uno non ottempera ai divieti e mette a repentaglio la sicurezza pubblica col rischio di far ripartire un focolaio epidemico, per me non lo si può sanzionare con 280 euro).

3) SOSTEGNO ECONOMICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE: E’ evidente che la filiera turistica sarà l’ultima ad uscire dalla crisi economica e la più penalizzata dalle restrizioni che saranno previste. Ed è altrettanto evidente che tutto il comparto – strategico per il Paese – dovrà essere sostenuto con un Piano Straordinario ad hoc almeno finché non si risolleverà il mercato e non si concretizzerà una sostanziale ripresa del turismo internazionale (2021?), altrimenti ci misureremo con effetti devastanti sul piano sociale, economico ed occupazionale. 

3) SANITA’: Lo straordinario sforzo dei nostri medici, dei nostri infermieri e di tutti gli operatori sanitari in prima linea da mesi, va sostenuto fortemente in termini di strumenti e di risorse umane. Per me rimane fondamentale che il nostro sistema sanitario regionale potenzi fortemente la capacità giornaliera di tamponi in modo da avere un radicale controllo del territorio, a partire ovviamente da chi opera in prima linea nel settore sanitario e a cascata su tutta la cittadinanza. Perché questo non avrebbe solo una ovvia valenza sanitaria (monitoraggio nuovi focolai e risposta immediata, con controllo e isolamento positivi e cure domiciliari più efficaci), ma anche un risvolto economico, sia per industrie e filiere varie, sia soprattutto per località turistiche come la nostra (penso che in tanti in futuro andranno a scegliere le proprie vacanze anche e soprattutto sulla base dei controlli sanitari che si effettuano sul posto). In altre parole: la capacità diagnostica sarà determinante anche per questo importante aspetto.

4) SCUOLA: “Le scuole riapriranno a settembre” ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione. Punto, stop, fine della discussione. In tutta Europa riaprono le scuole con i dovuti accorgimenti, ma non da noi. Premesso che tutti abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri figli – cosa scontata – mi chiedo se davvero non si sia fatto tutto il possibile per riaprire le scuole in sicurezza. Perchè ho invece l’impressione che dietro la parola “sicurezza” si nascondi una non-scelta, un ennesimo rinvio a fronte di un ritardo organizzativo. In Italia sono passati 3 mesi dalle prime chiusure scolastiche (a febbraio, per primi in Europa). Davvero in 3 mesi non si è potuto organizzare un adeguato sistema di rientro in sicurezza? Le scuole chiuse non sono solo un danno educativo-formativo per i nostri ragazzi, ma anche sociale ed economico. 

5) MOBILITA’: Se i mezzi pubblici dovranno girare plausibilmente con capacità di trasporto quasi dimezzate sarà un problema. Un grosso problema tanto sotto il profilo di sostenibilità economico-finanziaria per le aziende di trasporto pubblico locale, quanto sotto il profilo sociale della mobilità urbana per i cittadini, specie per chi non ha altra alternativa al mezzo pubblico. Mi auguro che dalla task force incaricata dal Governo vengano previste misure e soluzioni efficaci a questa problematica.

5) SPORT: Il benessere psico-fisico della persone è fondamentale e lo sarà ancor di più nelle settimane a venire. Mi auguro che i ragionamenti sulla “fase 2” includano un’attenta riflessione anche sullo sport, tenendo ben presente la grande varietà di discipline sportive e le peculiarità di ognuna (uno sport individuale all’aria aperta magari potrà tornare ad essere consentito ai primi di maggio?).