riviera trasporti

I sindacati dei trasporti della provincia di Imperia intervengono con una nota stampa congiunta a seguito della richiesta di una penale a Riviera Trasporti da parte della Provincia.

“Quando si pensava di aver visto il fondo con l’attivazione del concordato fallimentare, non eravamo pronti all’ennesimo tentativo della politica di scaricare le proprie responsabilità sui lavoratori e sull’utenza RT.

Sanzionare il vettore che non fornisce un servizio adeguato è sacrosanto e a norma di legge.

Non in questa provincia! Qui ci si dimentica di quello che ha portato a questa situazione. Quello che sta accadendo ora è stato denunciato più volte dal sindacato in tutte le sedi istituzionali. Alla Riviera Trasporti mancano “uomini e mezzi” e quei pochi che sono in forza ad oggi stanno sostenendo un peso enorme per garantire la continuità della “loro” azienda.

La “loro” lo diciamo a voce alta, perché se RT è ancora in piedi è dovuto sicuramente ai sacrifici e le rinunce del suo personale, non di sicuro alle scelte poco lungimiranti di chi ne deteneva il potere decisionale e i cordoni della borsa.

Atti ufficiali della Provincia hanno vietato a RT ogni ordine di assunzioni in barba al criterio di rotazione scaturito dal turn-over. Ad oggi si contano almeno 30 conducenti in meno del fabbisogno necessario.

Progetti insostenibili e finiti in modo fallimentare (idrogeno) e bandi non aggiudicati (filovia di Sanremo) sono da imputare fuori dalle mura aziendale e hanno prodotto il mancato ricambio del parco mezzi.

Il disimpegno della Provincia ad integrare con quasi 2 milioni di euro il contratto di servizio e susseguente mancata realizzazione di un piano di esercizio che coinvolgesse tutti i comuni della Provincia, come tra l’altro già attuato nella vicina Savona, hanno costretto RT ad esercire il servizio sottocosto con evidente sbilancio per le già asfittiche casse.

Pertanto se la sanzione serve a dare una risposta ai cittadini inferociti come atto dovuto, ben altro dovrà essere fatto per risanare l’azienda a partire dalla ricapitalizzazione e dall’affidamento in house, con una durata lunga che consenta anche a chi in questo momento non partecipa alle selezioni di poter vedere in RT un posto sicuro”.