Rispetto alla cinque porte, da cui deriva, questa “A” allungata di ben 13 cm (con baule maggiorato di 50 litri) si potrebbe scambiare per la “nuova” sorella CLA ( presentazione prevista nella seconda meta del 2019) tanto è proporzionata e dinamica nelle forme. A confronto con la “A” a cinque porte, la berlina è più lunga, ha un baule più grande di 50 litri (420 contro 370) e richiede un sovrapprezzo di poco inferiore a 800 euro.

Come nella cinque porte, la plancia della Classe A berlina è moderna e dominata dai due schermi del sistema multimediale MBUX.

Di serie vi è il 7″, mentre quello più scenografico di 10,25″ è offerto con i pacchetti Luxury, Prestige o Tech: rispettivamente con sovrapprezzo di (5.275, 3.543 e 1.670 euro). Anche nella versione base, l’impianto è facile da utilizzare: i menù si “sfogliano” grazie a superfici sensibili al tatto… posizionate sulle razze del volante. E non manca la connessione a internet.

Sicuramente scenografica l’illuminazione del tipo “soffusa” a led per le porte e la plancia. Un po’ nascosto, a nostro avviso, il comando del freno a mano elettronico, posizionato a sinistra del volante e sicuramente non raggiungibile dai passeggeri in caso di emergenza.

Quanto all’abitabilità della Mercedes Classe A Berlina, a dispetto del tetto basso dietro lo spazio è buono: dalla seduta al soffitto si ha appena un centimetro in meno rispetto alla cinque porte e anche chi è alto 190 cm ha agio per la testa. Già ordinabile, con prezzi a partire da 30.700 euro circa (versione 180 d automatica 1.5 a gasolio da 116 CV), la berlina arriverà nelle concessionarie solo a inizio 2019.

Quattro gli allestimenti: Executive, Business, Sport e Premium; anche sui più costosi, però, rimangono da pagare cose che dovrebbero essere di serie, come la radio digitale Dab (244 euro) e il monitoraggio dell’angolo cieco (549 euro).

La 220 mossa da un 2.0 da 190 CV al momento è disponibile solo 4×4, mentre la più potente 250, che ha lo stesso motore, ma portato a 224 CV, sarà ordinabile anche a trazione anteriore. Del bagagliaio della Mercedes Classe A Berlina si apprezza la bocca di carico ampia, anche se i bracci che sostengono il cofano sottraggono un po’ di spazio ai lati del vano di carico, rendendone irregolari le forme. Buona la soglia di carico a soli 67 cm da terra (solo due in più rispetto alla cinque porte).

Le finiture, sul modello presentato alla stampa specializzata non era decisamente all’altezza di quelle dell’abitacolo: la leva per abbassare lo schienale del divano è sotto il lunotto, avvitata sulla nuda lamiera e col cavo di sgancio a vista. Piccolo, infine, il doppiofondo, che è anche di forma irregolare e alto appena 8 cm. Discutibile la scelta di marketing di offrire solo a pagamento un pacchetto extra da 183 euro per avere in più: la presa di corrente a 12 V, le reti laterali fermacarico e il tappetino double-face.

Il comportamento dinamico delle “due” varianti e pressoché identico in modo che il cliente potesse scegliere fra le due auto praticamente solo in base all’aspetto. Ecco allora che sulla berlina ritroviamo lo stesso sterzo preciso, il vellutato cambio robotizzato a doppia frizione e le sospensioni che concedono poco al rollio pur filtrando adeguatamente le asperità. Emozionante la spinta del 2 litri turbo a benzina (accelerazione da 0 a 100 Km/h in 7 secondi, velocità massima di 237 Km/h e consumo medio di 14,9 km con 1 litro di carburante) dove la trazione integrale invia la coppia alle ruote posteriori solo quando l’aderenza lo richiede. Per ora scarsa la scelta delle motorizzazioni: 1500 cc da 116 CV a Gasolio, 1300 cc da 163 CV a Benzina, 2000 cc da 190 CV o da 224 CV a Benzina.