dieta mediterranea

Venerdì 15 novembre, il Club per l’UNESCO di Sanremo, con la collaborazione di CREA Sanremo, CNA Imperia, Comune di Sanremo, I Ristoranti della Tavolozza e il Polo Museale della Liguria, organizza una giornata dedicata a “La Liguria e la Dieta Mediterranea, Patrimonio dell’Umanità“, strutturata in un incontro con le scuole al mattino e in un incontro con la cittadinanza al pomeriggio al Forte di Santa Tecla, a Sanremo.

Il 16 novembre 2010, l’UNESCO ha iscritto la Dieta mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, su proposta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, definendola “un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola. Nel bacino del Mediterraneo, tutto ciò coinvolge le colture, i raccolti, la pesca, l’allevamento degli animali, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, la condivisione e il consumo di cibo.

“La Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice elenco di alimenti. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo” oltre alla trasformazione, la preparazione, la cottura e soprattutto le modalità di consumazione del pasto. Questo insieme di conoscenze è associato al ritmo di un calendario stagionale caratterizzato dalla natura e dai significati culturali, sociali, religiosi e/o rituali correlati.

La Dieta Mediterranea si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. La Dieta mediterranea è l’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, dei sapori, dei valori e degli spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso che si articola intorno alle pratiche, alle retoriche e alle poetiche del mangiare.

La sua unicità, determinata dalle caratteristiche climatiche e geografiche del bacino del Mediterraneo, ne fanno uno stile di vita decantato nell’ambito degli spazi culturali, delle manifestazioni e dei momenti di aggregazione che la vedono protagonista indiscussa. Tali spazi ed eventi diventano un ricettacolo di gesti all’insegna del riconoscimento e del rispetto reciproco, dell’ospitalità, delle relazioni di buon vicinato, della convivialità, della trasmissione intergenerazionale e del dialogo interculturale. Essi offrono lo spunto per condividere il presente e delineare il futuro.

L’Italia, con l’iscrizione della Dieta mediterranea nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale ha assunto degli obblighi di salvaguardia dell’elemento in ambito internazionale, attraverso anche misure condivise con le comunità ad esso riferibili, in attuazione della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ratificata dallo Stato Italiano con Legge del 13 dicembre 2007, n.167.

La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”.

È con queste motivazioni che, nel novembre 2010, la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un patrimonio che riunisce le abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo, Croazia e Cipro), consolidate nel corso dei secoli e rimaste pressoché immutate fino agli anni Cinquanta, e che va ben oltre una semplice lista di alimenti ma riguarda la cultura di vita, le pratiche sociali, tradizionali e agricole.