acqua rubinetto

Dopo il Consiglio comunale a Sanremo dello scorso 22 maggio, che ha visto al centro la difficile situazione economico-finanziaria di Rivieracqua, il tema del servizio idrico in provincia di Imperia torna al centro dell’informazione locale con un comunicato inviato dal Gruppo Iren. La società sta pianificando una strategia in vista di un’eventuale gara per la gestione dei Comuni dell’Imperiese. “L’obiettivo – si legge nella nota stampa – è creare convergenze di sistema, rivolgendosi ai soggetti del settore operanti sul territorio, al fine di essere pronti qualora gli enti competenti, in piena autonomia, stabilissero di indire una gara per la gestione del servizio, alla luce dell’esperienza di Rivieracqua, la cui condizione di dissesto ha portato anche al commissariamento dell’Ato Imperiese.”

Durante il Consiglio comunale sanremese, il consigliere Daniele Ventimiglia aveva reso noto una lettera inviata da Iren ad Amaie chiedendo una collaborazione per il ramo idrico della società pubblica sanremese. Una lettera che da molti è stata considerata inopportuna considerando che Rivieracqua, l’azienda creata per gestire il servizio idrico integrato nel Ponente, sta ora aspettando il giudizio del Tribunale per la pratica di concordato. C’è inoltre chi storce il naso per l’eventualità che si possa passare da una gestione pubblica a una privata dell’acqua.

La proposta sulla quale si sta lavorando per salvare Rivieracqua è quella di far entrare un socio con una quota minoritaria, mantenendo comunque la società a guida pubblica.

Nel comunicato inviato da Iren si legge ancora: “L’invito rivolto alle aziende storiche del settore idrico della Provincia di Imperia evidenzia quindi non solo una seria visione industriale, ma anche una volontà di valorizzazione della specificità territoriale, nonché la salvaguardia dell’esperienza acquisita dal personale di queste aziende. Iren, che nel solo 2019 ha investito ben 289 milioni di euro su reti e impianti, si pone quindi, con la sua capacità organizzativa e finanziaria, anche come garante per la realizzazione di un piano straordinario di investimenti e manutenzioni. La conclamata emergenza strutturale del servizio negli ultimi anni ha reso ormai improcrastinabiletali interventi, in primis l’adduttrice del Roja, per garantire continuità dell’erogazione dell’acqua ai cittadini ed efficienza del servizio di depurazione. La capacità della nostra società di realizzare gli investimenti è testimoniata del resto da quanto accaduto a La Spezia, dove, dopo l’ingresso di Iren, gli investimenti sono passati da poco più di 6 milioni annui ai 21 milioni del 2019, con prospettive di incremento per i prossimi anni. Investimenti che Ireti, durante gli ultimi dieci anni, non ha potuto attuare attraverso le aziende del territorio, che, poiché dichiarate cessate dalle gestioni, hanno dovuto limitarsi agli interventi indispensabili per mantenere il funzionamento del servizio.  Pur non avendo adeguato recupero tariffario, Iren (attraverso IRETI) ha comunque sostenuto finanziariamente con 2,5 milioni di euro AIGA e 5,5 AMAT, consentendo a queste due società di continuare ad operare. Ed è previsto a breve un ulteriore sostegno di 5,5 milioni di euro per il rifacimento dell’acquedotto del Roja. Quanto alla politica tariffaria, è bene ricordare che la stessa è regolamentata da parametri di legge indipendenti dalla natura del soggetto gestore, e legati alla qualità del servizio a cittadini e imprese, che occorre rimettere al centro con urgenza nell’interesse del territorio.”