[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/258942634″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è il sindaco di Ventimigla, Enrico Ioculano, che commenta i risultati delle recenti elezioni politiche, che hanno visto nella città di confine il trionfo della Lega, giunta al 30%, e il tonfo del Pd, fermo all’11%. “Non è un risultato che mi stupisce. Ventimiglia non è mai stata una città di sinistra”, sottolinea il primo cittadino.

“Durante la campagna elettorale a Ventimiglia è venuto Salvini, qualche tempo fa era venuto Di Maio”, ricorda Ioculano. “Il Pd è stato assente e questo l’ho rimproverato ai miei. Capisco che non è semplice venire a parlare di immigrazione, ma di zona franca, di Parco Roja, di porto si può parlare e si può rimarcare quanto è stato fatto”.

Non credo che sia una sconfitta personale. Comprendo che i miei avversari lo dicano, ma non credo sia così. Il dato nazionale non è assimilabile a quello locale, il Lazio insegna”, dice il sindaco. “L’anno prossimo andremo al voto e so che la strada è in salita. Ma lo è dal primo giorno, non mi sono mai fatto illusioni. Dico soltanto che l’altra volta ci davano per spacciati ancora prima di iniziare e invece abbiamo vinto. Vedremo stavolta. Credo che in questi anni qualcosa abbiamo fatto, giudicheranno i cittadini. Nel caso perdessi, ho comunque 32 anni e tante occasioni davanti a me. Per altri non è così”.

Ioculano commenta anche l’elezione alla Camera dei Deputati nelle del ventimigliese Flavio Di Muro. “L’ho chiamato per fargli i miei complimenti. Con lui abbiamo lavorato su molti progetti da quando è in Regione. Posso dire che me lo ricordo ragazzino che distribuiva i volantini delle Lega. Significa che ha fatto un percorso e questo è importante. C’è invece chi è stato miracolato con 145 click su un blog”.

Il sindaco torna infine sulle voci, circolate per mesi, che lo avrebbero voluto candidato alla Camera. “Mi sarei dovuto dimettere da sindaco sei mesi e non ho ritenuto che fosse giusto lasciare la mia città così, con tanti progetti avviati e da portare a termine”, conclude.