Insulta le #DonneDiOrmea, scoppia la rivolta 'social' contro Salvini
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02:08

“Caro ministro, siamo Donne e come tali chiediamo di essere rispettate. La nostra campagna è appena cominciata e non si fermerĂ  qui finchĂ© non avremo le Sue scuse ufficiali. Sue e di coloro che hanno scritto quel terribile testo in quel A4.”

Queste le parole che si leggono sul post pubblicato su Facebook da Giorgia Gobbi.

A Ormea, borgo piemontese a due passi dal Ponente ligure, è scoppiata la rivolta contro il vice premier Matteo Salvini. A far esplodere il caso una foto datata 2016 nella quale il leader della Lega, a Mondovì per la campagna contro il referendum costituzionale di Renzi, si fa ritrarre con un cartello sul quale si legge:

Ad Ormea i rifugiati sono una risorsa (ha detto il sig. Sindaco) lo possono testimoniare alcune troie del posto che fino ad ora hanno usufruito di queste risorse. Sarebbe utile che l’amministrazione comunale chiedesse al Prefetto l’invio di diverse rifugiate (massimo trent’anni) così anche i mariti beneficerebbero di suddette risorse!!”

Se inizialmente si è pensato ad un fotomontaggio, la conferma della veridicità della foto arriva da un video postato proprio sulla pagina Facebook ufficiale del Ministro. Nel video si vede Salvini leggere il cartello, farsi una bella risata, e poi scattare la foto incriminata.

Il filmato ha destato l’attenzione pubblica solo negli ultimi giorni quando un abitante del borgo ha tirato fuori il selfie vantandosene su alcune chat Whatsapp. Immediata l’indignazione di molti abitanti e residenti di Ormea vedendo il triste messaggio sul cartello.

Si legge ancora sul post di Giorgia Gobbi: “Le donne hanno la testa dura, carattere forte e determinato e arrivano dove vogliono. La nostra disapprovazione parte dai media perchĂ© Lei è collegato li tutto il giorno. Chiediamo a TUTTI quelli che si sentono presi in causa, maschi e femmine, di condividere la nostra foto o a loro volta scattarne una. L’unione fa la forza. Condividete l’hashtag #ledonnediormea.”

E così nelle scorse ore sulle bacheche Facebook sono comparse decine di foto di donne indignate.

La notizia sta facendo il giro del web tanto da essere condivisa anche dallo scrittore e magistrato Gianrico Carofiglio che sul suo profilo Twitter ha scritto: “Prego di leggere il cartello. Non si tratta di Photoshop, è disponibile l’intero video (spettacolo per gente con i nervi saldi). Questo signore è il Ministro dell’Interno della Repubblica Italiana. E naturalmente la Lega non è razzista”.

Ancora presto per capire quali saranno le conseguenze della foto. Certo è, però, che lo scatto sta creando molto imbarazzo al Ministro dell’Interno Matteo Salvini.