È prevista per domani l’uscita di “Tra presenza e assenza. Il sistema delle Arti visive e performative di fronte alla pandemia COVID-19“, l’ultimo saggio a opera di Alessia Parravicini, edito da WritersEditor.

Sinossi

All’inizio di marzo 2020, il mondo si è ritrovato in una situazione del tutto nuova e particolare: lo scoppio di una pandemia. Esattamente l’11 marzo 2020, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato lo stato di pandemia causato dalla malattia infettiva SARS-CoV-2, denominata Covid-19. Cinema e teatri sono stati tra i primi luoghi pubblici a chiudere: il 24 febbraio 2020 nel Nord Italia, i primi di marzo nel resto della penisola.

In quanto studentessa di Arti Visive e Performative, non posso non interrogarmi su cosa abbia significato, per chi lavora nella cultura e, in particolare, nello spettacolo, la sospensione che ha causato; uno “spazio temporale che ha trasformato la vita precedente in ricordo, per immergerci in un’attesa a volte inquietante, a volte rassegnata”. Così, il filo rosso che scorre all’interno di tale lavoro è dato dagli effetti e dai cambiamenti legati a questa sorta di “creatura mitica”, la pandemia, in particolare sul settore del mondo dello spettacolo visivo e performativo. Ciò ha poi portato la mia analisi a considerare tale settore relazionato alla questione dei giovani dentro la realtà da me vissuta, quella della comunità universitaria.

Il sistema delle arti visive e performative non è altro che una prospettiva attraverso cui vedere il mondo. Noi viviamo in uno spazio modificabile e la pandemia del Covid-19, con annessa quarantena, più che mai ha insegnato cosa significhi la modificabilità del mondo stesso. La crisi attraversata ha fatto esplodere il corso del tempo, ha aperto fratture attraverso cui possono passare varie possibilità. Interrogarsi sul senso di tale processo, secondo lo sguardo di una giovane universitaria appassionata di cinema e teatro, è lo scopo di questo lavoro.

Biografia

Alessia Parravicini, classe 1998, è nata a Imperia. Diplomata presso la scuola superiore Balilla Pinchetti di Tirano in provincia di Sondrio, si è laureata in Lettere Moderne (percorso triennale) e in Scritture e Progetti per le Arti Visive e Performative (magistrale) a Pavia con pieni voti. Ha lavorato per le riviste Inchiostro, Birdmen Magazine di Pavia e per il blog Guru.it. Ha pubblicato il suo primo saggio, Dalla parola allo schermo, con la casa editrice Divergenze, nel 2020.