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Treni cancellati o a vagoni ridotti, carenza di organico, calo dell’utenza: la quarta ondata di covid aggiunge nuove problematiche al mondo del trasporto su ferro, già sotto pressione nella zona del ponente ligure.

I contagi si sono abbattuti sia sul personale viaggiante (molti gli assenti per malattia o quarantena) che sui viaggiatori, causando un netto calo nelle vendite dei biglietti. Tutto questo, sommato ai lavoratori in smart working che hanno smesso di spostarsi quotidianamente, sta provocando non pochi disagi all’utenza. A partire dal tema sicurezza, i viaggiatori lamentano situazioni di rischio che spesso sfociano in veri e propri episodi di violenza.

Su questi problemi è intervenuto ai nostri microfoni Mauro Serra, portavoce del Comitato pendolari del ponente ligure.

“L’emergenza covid ha aggravato ulteriormente alcuni problemi già preesistenti, relativi soprattutto alla sicurezza del viaggio in treno nei confronti di noi viaggiatori e del personale viaggiante di Trenitalia, esposto a rischi di persone intemperanti che magari non utilizzano la mascherina o la indossano in maniera scorretta, viaggiatori che non sono in possesso di green pass o hanno green pass falsificati.

Noi esigiamo scorte da parte di forze dell’ordine: in questo caso rivolgerei un invito a Trenitalia affinché faccia pressione nei confronti del ministro degli Interni Lamorgese per avere molti più agenti Polfer sui treni e in stazione. Questo darebbe quel senso di sicurezza in più ai viaggiatori sul treno.

Un’altra nostra preoccupazione – prosegue Mauro Serra – riguarda la paventata ipotesi di ridurre il personale viaggiante di scorta sui treni, ad esempio sui treni della lunga percorrenza operano attualmente un capotreno e un Cst (capo servizi treni) per la controlleria. Se un domani venisse ridotto l’organico del personale di bordo, anche noi viaggiatori ci sentiremmo meno sicuri durante il viaggio.

Auspichiamo che il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture riesca a trovare le risorse per finanziare gli Intercity sulla tratta Milano-Genova-Ventimiglia al posto dei Thello ed eventualmente dei Frecciabianca, che sono treni a mercato e si basano sulla vendita dei biglietti. Inoltre, manca sempre una coppia di Intercity tra Milano-Genova-Ventimiglia che doveva essere al posto del Thello 143, che non è mai più stato sostituito”.

L’intervista completa è visibile nel video servizio presente a inizio articolo.