Imperia, dalla ristorazione a bordo a quella da asporto
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In questo periodo di emergenza sanitaria, sono molte le attività che hanno dovuto reinventarsi per far fronte al pericolo della diffusione del Covid 19.

Tra queste l’Ittiturismo PingOne di Imperia, che ha deciso di passare dalla ristorazione a bordo a quella da asporto, un sistema analogo a quello adottato da bar e ristoranti dall’avvio della Fase 2.

Ora si attendono le linee guida per la riapertura: “Dal 18 maggio in poi cercheremo di capire quante persone riusciremo ad ospitare in barca – dichiara Salvatore Pinga della Cooperativa pesca Imperia e titolare dell’ittiturismo. – Purtroppo avendo già spazi ristretti, avremo ancora più difficoltà rispetto a un locale tradizionale. Se riusciremo ad avere 6/8 ospiti sarà già un successo”.

Non solo vendita da asporto, ma anche consegne a domicilio: “L’uinica cosa che possiamo fare è pensare di ampliare la parte dell’asporto, abbinando ai classici fritti qualche piatto di pasta tipico della nostra attività, così da poter fare consegne a chi è in pausa pranzo o ai nostri clienti con consegne a domicilio”.

Nel frattempo, aumentano le uscite in mare: “Anziché andare due volte a settimana – aggiunge Pinga – magari usciamo quattro volte e vendiamo più pesce. Anche in questo caso con consegne a domicilio, migliorando quindi un servizio per i nostri clienti. Stiamo cominciando a ritrovare i nostri clienti, andando noi da loro. Così come per il discorso della ristorazione, anche per la vendita del pesce potrebbe essere un’idea quella di andare a consegnarlo a domicilio, come si faceva un tempo nelle vallate”.

L’intervista integrale è visibile nel video a inizio articolo.