Imperia, un videogioco per un mare 'plastic free'
play-rounded-outline
02:45

Un enzima artificiale che “mangia” più plastica di quelli presenti in natura e che potrà essere utilizzato per combattere uno dei peggiori problemi di inquinamento del mondo: questa la scoperta di un gruppo di scienziati del Regno Unito.

I ragazzi del Polo Tecnologico Imperiese sono partiti da qui per sviluppare un videogioco in cui certi enzimi in grado di distruggere la plastica ripuliscono il mare dall’inquinamento. Il gioco è stato ideato e realizzato in collaborazione con gli alunni delle classi IV e V dell’Istituto Comprensivo Boine (plesso “A. Magliano”), mediante la piattaforma Scratch.

Questa mattina il videogioco è stato presentato nel corso del convegno “Mai come adesso il mare”, evento collaterale del Video Festival di Imperia.

“Il videogioco” spiega la prof.ssa Sonia Afflisio, “vuole far riflettere i bambini e gli adulti sul tema dell’inquinamento marino e nello specifico, su come i nostri gesti quotidiani riguardo alla gestione dei rifiuti possano essere determinanti per salvaguardare il pianeta”.

“Secondo me oggi più che mai è bene abituare i ragazzi a saper utilizzare le conoscenze tecnologiche in maniera costruttiva e consapevole”, spiega il Dirigente Scolastico Elisabetta Bianchi.

Il progetto, dal nome Eco-Coding, si inserisce nel più ampio programma Eco-Schools, uno dei progetti internazionali della Foundation For Environmental Education -FEE- per l’educazione, la gestione e la certificazione ambientale. Obiettivo del progetto, diffondere e ampliare la conoscenza sulla biodiversità tra le nuove generazioni attraverso una graduale conoscenza delle specie animali e vegetali con cui i bambini nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni possono entrare in contatto sul proprio territorio.

Nel servizio di Riviera Time le interviste al Dirigente Scolastico Elisabetta Bianchi e ai ragazzi del Polo Tecnologico Imperiese, Andrea Chicco e Andrei Apostu.