Imperia, torna lo sciopero globale 'Fridays For Future'. CGIL: "Sull'ambiente i giovani hanno qualcosa da  insegnarci"
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Dopo le mobilitazioni dello scorso 15 marzo e dello scorso 20 maggio, i giovani di Imperia tornano nuovamente in strada, venerdì 27 settembre, per lo sciopero globale ‘Fridays For Future’.

L’iniziativa e il movimento, che sta scuotendo le coscienze a livello internazionale, sono ispirati dalla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg. L’obiettivo è sensibilizzare i governi e i cittadini sui cambiamenti climatici e sulle problematiche ambientali.

L’iniziativa ha l’appoggio anche della CGIL imperiese che prenderà parte alla mobilitazione.

“Per fortuna è ormai da tempo che si è acceso un riflettore su questi temi. I giovani sono più avanti di noi e sono stati capaci di richiamare un’attenzione che non c’è mai stata prima a livello mondiale. La scorsa primavera la CGIL ha dato la tessera onoraria a Greta Thunberg. Non saremo in piazza solo il 27 settembre a fianco dei ragazzi, ma nei prossimi mesi creeremo un percorso di ascolto con le scuole e a partire dai prossimi giorni svilupperemo un’assemblea sui posti di lavoro in ogni categoria ponendo l’accento sull’ambiente,” spiega Fulvio Fellegara nell’intervista rilasciata a Riviera Time.

Il segretario provinciale generale della CGIL aggiunge: “Le nuove povertà che si affacciano rendono discriminante come ci si approccia al tema del cambiamento climatico. Le ondate di caldo nelle nostre città, spesso causa di malori e morti, non si affrontano allo stesso modo. Non tutti hanno il condizionatore o possono andare in vacanza al mare. Il tema va quindi affrontato nella sua globalità anche per quanto riguarda gli effetti che avrà sul mondo del lavoro. Ogni lotta sindacale non può prescindere dall’attenzione all’ambiente.”

L’appuntamento è alle 9.00 in piazza Ulisse Calvi dove partirà il corteo per raggiungere piazza della Vittoria.

“Qualcuno dice che questa sia l’ultima generazione che può fare qualcosa prima che il danno sia irreversibile. Sicuramente i giovani hanno un entusiasmo e una capacità di lettura del futuro superiore alla nostra. Vanno quindi ascoltati perché in questo caso credo siano loro che possono insegnare qualcosa a noi,” conclude Fellegara.