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Tra le tappe fondamentali della Natività non può mancare il tradizionale presepe al Monte Calvario. Il presepio è stato allestito nel santuario grazie all’ideazione e alla realizzazione da parte di Raffaele Feo e Gianluca Ascheri con l’aiuto di Marino Ascheri.

Il santuario di Santa Croce al Monte Calvario, sede della confraternita della Santissima Trinità, è tornato ad aprire al pubblico il tradizionale Presepio al Monte.

Una delle sue numerose peculiarità è la presenza delle famose santons habillés, statue in terracotta nate in Francia all’inizio del XIX secolo e vestite con particolari stoffe pregiate e tipiche della zona della Provenza (la collezione, che vede più di 100 pezzi, viene arricchita ogni anno con l’acquisto di nuovi personaggi).

“Molti sono i mestieri riprodotti: la tipica donna ligure che vende la panissa fritta, il frantoio con la macina funzionante che frange le olive, la signora che carda la lana, il panettiere che inforna il pane, la ragazza che va a lavare i panni al fiume, i contadini che coltivano l’orto, il pescivendolo e molti altri. Un‘altra particolarità è l’utilizzo di statue in movimento, anch’esse in stile provenzale: si possono ammirare infatti il falegname, l’arrotino, l’officina dei maniscalchi, la filatrice, la donna che macina il caffè, e molti altri”, ha commentato Raffaele Feo.

“Tra le novità di quest’anno: è stata inserita la scena dell’annuncio dell’angelo ai pastori, la stella cometa, il cielo stellato, il banchetto dei fiori e il pescatore che vende i pesci. Numerose sono le statue nuove, come l’uomo con il carretto, la coppia di signori benestanti, la donna nella sua camera che che si ritira per la notte con il lume in mano e lo scaldaletto, l’anziana che ricama sul tamburo, la signora che osserva curiosa da una finestra la Natività nella mangiatoia e molte altre”, ha dichiarato Gianluca Ascheri.

Il presepe sarà visitabile nei seguenti giorni: 6, 7 e 8 gennaio dalle 16 alle 19. Sarà possibile inoltre visitare anche il noto Museo delle Confraternite, annesso al santuario, insieme ad altri diorami e presepi permanenti.

Le interviste complete ad Ascheri e Feo nel video-servizio a inizio articolo.