video
play-rounded-outline
05:46

Ora Ăš ufficiale: Amat Ăš entrata in Rivieracqua. Questa mattina, presso il palazzo comunale di Imperia, Ăš infatti stato firmato l’atto di consegna che sancisce il passaggio nella gestione del servizio idrico. Un primo passo significativo per arrivare alla, tanto sospirata e discussa, gestione unica del ciclo idrico provinciale che porterĂ  mezzi, impianti e soprattutto gli ormai ex dipendenti di Amat, una cinquantina, dentro l’allargata Rivieracqua.

Un snodo indispensabile anche per l’ingresso di un socio privato che, come ribadito oggi dal sindaco del capoluogo Claudio Scajola: “
possa avere grande capacitĂ  di investimento”. Presenti per il nero su bianco proprio il primo cittadino imperiese e i presidenti di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante e di Amat Maurizio Temesio.

“È una tappa che ci permette di lavorare sul resto – ha detto Scajola. Ovvero sulla tariffa unica, sulla costruzione di questo ato e di una societĂ  snella che abbia la capacitĂ  di gestire. L’attuale statuto rendeva ingovernabile questa societĂ , credo che questo atto sia preliminare alla creazione di una societĂ  efficiente che possa garantire sicurezza e investimenti nell’intero ciclo delle acque, a uso domestico, irriguo e nella depurazione”.

Sul futuro ingresso di un socio privato Scajola ha aggiunto: “Deve essere sicuramente in minoranza, ma serve per avere dei capitali. Credo si debba contenere il costo dell’acqua e fare tanti investimenti, il capitale privato Ăš fondamentale per farli e sono enormi in questo settore”.

All’orizzonte anche un cambio di statuto della stessa Rivieracqua che il presidente Manginate ha definito, sulla linea di Scajola: “Obsoleto”, spiegando: “Sono da rivedere il peso dei vari sindaci e un po’ tutta la sua struttura. Non si aspettino i cittadini che si cambi da domani, il percorso sarĂ  lungo e faticoso a traguardare l’ingresso di un socio privato. Senz’altro perĂČ il passaggio di oggi Ăš fondamentale perchĂ© praticamente l’ato imperiese Ăš finalmente realizzato”.

“La societĂ  andava portata alla sua estinzione naturale che le ha imposto la legge– ha evidenziato Temesio, di fatto l’ultimo presidente di Amat. Il nostro compito Ăš stato quello di traghettare la societĂ  in questo difficilissimo percorso conclusivo. Amat da oggi ha esaurito il proprio oggetto sociale, dovrĂ  essere messa in liquidazione e poi andrĂ  a sparire”.

Sul fondamentale passaggio dei dipendenti Temesio ha precisato: “Sono giĂ  passatti, con effetto dalla firma, a Rivieracqua anche in base a tutti gli accordi sindacali fatti. La legge garantisce i livelli retributivi, diritti e prerogative e con queste, nessuna esclusa, passano nella nuova societĂ ”.