primo piano - Impeira Conferenza rinnovamento acquedotto Roja
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È stato presentato oggi in comune a Imperia il progetto per la realizzazione della nuova tubazione del Roja, da Borgo Prino a via Villebone a Diano Marina, che prenderà il posto del vetusto acquedotto tristemente conosciuto per le continue rotture e per lasciare, nei casi più gravi, l’intero dianese senz’acqua.

“Come Comune capofila, con la delega dei comuni del dianese, abbiamo fatto realizzare questo progetto,” spiega il sindaco di Imperia, Claudio Scajola. “Il 31 marzo – prosegue – consegneremo i lavori della pista ciclabile. Da qui la necessità di accelerare con il progetto del nuovo acquedotto che, passando sotto il sedime dell’ex ferrovia, sul quale nascerà la pista ciclopedonale, ci permetterà di risolvere un’annosa problematica andando anche a risparmiare notevolmente.”

Il progetto è stato realizzato da iReti, società di Iren, e dal gestore idrico imperiese Amat (società partecipata del comune di Imperia con una quota privata di Iren).

Il progetto è diviso in tre lotti. Uno dei quali è già stato finanziato da Regione Liguria che ha anticipato 2 milioni. Il tratto, i cui lavori sono già stati affidati (si stanno ora effettuando le ultime verifiche sulla ditta aggiudicataria), si sviluppa lungo due chilometri e mezzo dalla zona delle ex Ferriere alla Rabina. L’opera sarà pronta in 120 giorni.

“Abbiamo scelto di intervenire subito in questo tratto imperiese perché, stando ai dati, è quello più delicato dove si verificano il maggior numero delle rotture. Parliamo della zona di Borgo Peri dove la pressione è fortissima e le rotture provocano danni alle strade e rischi per i cittadini,” spiegano i tecnici di Amat.

Il tratto prima, da Borgo Prino alle Ferriere, e quello dopo, dalla Rabina fino a Diano, potrebbe essere finanziato tramite un anticipo ad Amat direttamente da iReti per un totale di 7 milioni e 600 mila euro. L’obiettivo è quello di realizzare tutta la tratta, poco più di 9 chilometri, insieme.

Arrivano però critiche da alcuni amministratori del Golfo che avrebbero preferito vedere l’opera iniziare proprio dal dianese, il territorio che più di tutti soffre i disagi di questa situazione. Inoltre, la scorsa settimana, il comitato tecnico di Rivieracqua, società creata per gestire il servizio idrico nel Ponente, ha evidenziato dubbi sulla possibilità che un ente privato, e differente da Rivieracqua, possa fare investimenti di questo tipo.

A queste perplessità il sindaco Scajola commenta: “Non critiche ma mugugni, quello che interessa a me è dare l’acqua ai cittadini.”

L’intervista integrale è visibile nel video-servizio di Riviera Time.