Imperia, presentato alla città il progetto esecutivo della pista ciclabile

Auditorium del Museo Navale di Imperia gremito per la presentazione del progetto esecutivo della pista ciclabile. Approvato dalla Giunta lo scorso 13 settembre, il progetto è stato illustrato alla città dal sindaco Claudio Scajola e dall’assessore ai Lavori Pubblici Ester D’Agostino, oltre che dai tecnici che ne hanno curato la realizzazione.

Oltre 600 le tabelle del progetto e 18 professionisti coinvolti: questi alcuni dei numeri illustrati nel corso della presentazione. Il percorso della Green Line è lungo 6,7 chilometri: da San Lorenzo al Mare fino all’ex stazione di Imperia Oneglia. La pista ciclo-pedonale sarà integrata da un sistema di trasporto pubblico locale innovativo, efficiente ed ecologico, come annunciato più volte dal sindaco Scajola durante la campagna elettorale.

“È un progetto complesso, che ha assorbito gran parte dei nostri sforzi in questi tre mesi scarsi di amministrazione”, ha sottolineato il primo cittadino. “Non posso che ringraziare gli uffici e tutti i tecnici che hanno lavorato per permetterci di rispettare la scadenza prevista del 15 settembre. È stata inserita la navetta che collegherà Oneglia e Porto Maurizio. Dai render si vede come arricchisca il progetto, sposandosi molto bene con la pista ciclo-pedonale. È un progetto che è stato pensato per cambiare il volto e il destino di Imperia – ha detto Scajola – faremo di tutto per farlo diventare realtà”.

Il sindaco ha parlato anche della questione relativa ai finanziamenti, dopo l’approvazione dell’emendamento contenuto nel Mille Proroghe. “Se si mettono in discussione le convenzioni firmate, significa che tutto è possibile. Con gli altri sindaci metteremo in campo azioni forti. Tuttavia – ha aggiunto il primo cittadino – dobbiamo pensare anche a un Piano B. In questo senso credo che si dovrà trattare con RFI, perché non è possibile che loro si tengano aree importanti e al Comune venga dato solo il sedime. Ci sarà una trattativa nell’interesse pubblico per far sì che dalla rivalutazione di quelle aree emergano risorse necessarie alla pista ciclabile”.