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L’inserimento, a tutti i costi, della navetta; le tante intersezioni con il traffico cittadino e la presenza di un parcheggio, poco scorrevole, dalla Rabina alla Galeazza: sono queste le criticità più spinose rilevate da Imperia al Centro per la realizzazione della pista ciclabile.
All’incontro in sala commissioni di Palazzo Civico, condotto dai consiglieri Edoardo Verda e Guido Abbo, hanno preso parte anche Saluzzo (Imperia di Tutti) e Risso (PD): i quattro, già nel recente consiglio comunale, avevano sollecitato più volte la maggioranza per avere risposte sul progetto della ciclovia.

Un progetto che, secondo Imperia al Centro, presenta parecchi punti critici ed anche poco chiari. Se nelle carte non si fa menzione della navetta a guida autonoma, la rampa di accesso dell’Argine Sinistro è stata allargata per una misura che ne consentirebbe il transito. A discapito del doppio senso di marcia, sostengono i consiglieri di minoranza. “Verrebbero spesi 5 milioni inutilmente, considerando che un mezzo trasporterebbe soltanto 12 passeggeri mentre la tratta interessata conta il passaggio di circa 2.000 persone ogni ora. Inoltre non toglierebbe auto o moto dalla strada ma farebbe concorrenza ai bus”.

Richiami al traffico: la rotonda tra via Berio e via Garessio sarebbe un collo di bottiglia che provocherebbe code intense davanti allo stabilimento della Carli. Ancor più dubbi suscita la rotatoria di borgo san Moro, soprattutto per i semafori che dovrebbero gestire il traffico pedonale e automobilistico.
Abbo punta il dito contro i progetti riguardanti la Rabina. Soprattutto i parcheggi che non consentirebbero un flusso scorrevole ed anzi si protrarrebbero fin quasi all’Incompiuta. Il consigliere ha proposto l’allargamento del parcheggio già presente, lasciando il successivo tratto stradale a disposizione unicamente di ciclisti e pedoni.

L’architetto Roberto Saluzzo ha fatto il punto sulla questione etica, come già sottolineato in Consiglio Comunale: “Impensabile nel 2023 costruire delle barriere architettoniche creando dei percorsi alternativi: la pedonale deve includere tutti”.