Una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Imperia ha deferito in stato di libertĂ un giovane cittadino indiano, poichĂ©, allâatto del controllo esibiva una patente di guida falsa in formato card, corredata da un falso permesso internazionale di guida in formato âlibretto cartaceoâ.
La conseguente attivitĂ investigativa permetteva di appurare che il fornitore di tali documenti era un suo concittadino, residente nellâalessandrino ed esercente lâattivitĂ di mediatore culturale in Milano.
Ne conseguiva unâattivitĂ di perquisizione eseguita presso il domicilio di questâultimo, durante la quale, personale di polizia giudiziaria sottoponeva a sequestro il computer portatile in uso allâindiano ed acquisiva altri determinanti elementi di prova.
Il minuzioso esame dei file localizzati sul pc in sequestro, permetteva di attribuire la responsabilitĂ dellâindagato, per aver concorso a formare e aver comunque procurato 23 patenti false, per sĂ© stesso e per altri 22 cittadini indiani residenti in tutto il nord-est italiano.
Gli accertamenti peritali eseguiti dal locale Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, certificavano che tali documenti potevano essere annoverati tra i cosiddetti falsi âdi fantasiaâ, acquistabili tramite un sito internet, che li pone in vendita âspacciandoliâ per traduzioni internazionali di patenti. Tuttavia, come Ăš emerso dagli accertamenti esperiti, tali documenti presentano la struttura, le caratteristiche di compilazione e alcuni elementi di sicurezza accuratamente riprodotti, tipici dei documenti regolarmente rilasciati e pertanto sono risultati essere totalmente idonei ad ingannare la fede pubblica nonchĂ© il personale delle Forze di Polizia.
In esecuzione al provvedimento emesso dallâAutoritĂ Giudiziaria, venivano poste in sequestro 14 patenti di guida false, tutte corredate dal relativo permesso internazionale di guida.
Dagli esiti di tale attivitĂ , si appurava che lâindagato, al solo fine di lucro, aveva âadescatoâ numerosi connazionali, tutti sprovvisti di un titolo di guida valido per lâItalia, offrendogli a caro prezzo (dai 200 ai 500 euro) la possibilitĂ di ottenere una patente di guida internazionale e fornendogli, di fatto, documenti totalmente falsi.
Inoltre, le indagini facevano emergere che, a corredo del âkitâ costituito da patente e permesso internazionale falsi, lâindagato forniva altresĂŹ la traduzione in italiano di tali documenti, ufficialmente asseverata presso un Tribunale della Repubblica.
Escamotage finalizzato a rendere piĂč credibili i titoli di guida falsi, aumentandone la capacitĂ di trarre in inganno gli organi di controllo.
Ă innegabile che il subdolo escamotage della guida con patente falsa, oltre a costituire grave illecito penale e/o amministrativo, costituisce una seria ed evidente fonte di pericolo sociale: risulta infatti superfluo ribadire che chi guida senza aver effettivamente superato con esito favorevole un esame teorico e pratico non puĂČ essere ritenuto idoneo a condurre i veicoli su strada, con un livello minimo di prudenza e competenza.
Tale considerazione Ăš aggravata dal fatto che le regole in materia di circolazione stradale da rispettare in Italia sono differenti da quelle indiane, soprattutto per quanto riguarda la corsia da tenere durante la marcia: in India la corsia da occupare Ăš quella di sinistra e non quella di destra come avviene in Italia.
In particolare, guidando a sinistra la maggior parte delle manovre va eseguita al contrario rispetto allâItalia (ad esempio la linea di mezzeria va tenuta alla propria destra e a destra vanno anche effettuati i sorpassi). Per quanto riguarda le rotatorie, bisogna entrare a sinistra e procedere in senso orario, mentre in Italia si entra a destra e si avanza in senso antiorario.
Pertanto, porsi alla guida di un veicolo a motore senza esserne abilitato pone a serio rischio la sicurezza delle persone che circolano su strada, e sicuramente tutto ciĂČ potrebbe essere una concausa dellâaumento del tasso di incidentalitĂ giĂ alto in questo Paese.
Un ulteriore spunto di riflessione Ăš consultabile nellâultimo rapporto globale sulla sicurezza stradale dellâorganizzazione mondiale della sanitĂ : il sud-est asiatico (tra cui lâIndia) risulta avere un rapporto di 20,7 morti in incidenti stradali ogni 100.000 abitanti, secondo solo al continente africano, mentre in Europa il dato si attesta a meno della metĂ (9,3 morti ogni 100.000 abitanti).
In particolare, nello stato indiano durante lâanno 2016 si sono contati 150.785 incidenti stradali con esito mortale (fonte: oms â rapporto globale sulla sicurezza stradale 2018), chiaro sintomo di una differente percezione della sicurezza stradale e di un atteggiamento poco rispettoso verso le normative che ne regolano la circolazione.