comune imperia

La Giunta Comunale ha approvato quest’oggi quella che il sindaco Claudio Scajola definisce senza mezzi termini la “Manovra Salva Imperia”. Si tratta del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che sarà presentato tra pochi giorni alla Corte dei Conti, dopo il passaggio in Consiglio Comunale.

“È il frutto di mesi di duro lavoro che hanno visto impegnati tutti gli uffici comunali e l’intera Giunta, a partire dall’assessore Giribaldi. A loro va il mio sentito ringraziamento per quanto fatto”, commenta il primo cittadino. “Con questo piano facciamo fronte a una crisi finanziaria gravissima del Comune, che rischiava di far fallire l’Ente e di compromettere così ogni possibilità di sviluppo della città”.

Il sindaco Scajola ripercorre le vicende che hanno portato alla manovra. “Poche settimane dopo il nostro insediamento ci siamo ritrovati con una durissima deliberazione della Corte dei Conti, che sottolineava le gravi criticità del bilancio comunale accumulatesi nel corso degli anni. Abbiamo fatto una verifica della situazione, riscontrando oltre 11 milioni di debiti che non erano stati contabilizzati”.

Il piano prevede tutta una serie di misure che consentiranno al Comune, attraverso una riduzione dei costi e una più efficiente gestione delle entrate, di risanare il bilancio nell’arco di dieci anni.

“Dopo che il Consiglio Comunale e la Corte dei Conti daranno la loro approvazione – conclude Scajola – credo che davvero si apriranno le porte di un futuro di crescita per Imperia. Con questo piano di risanamento confidiamo di aver provveduto a fare il tagliando alla macchina comunale, in modo da poter continuare con maggiore serenità il percorso di sviluppo di Imperia”.

Di seguito alcuni punti della manovra, che sarà illustrata nel dettaglio nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

PARCHEGGI
È previsto un maggiore incasso di circa 600 mila euro all’anno grazie al passaggio nella disponibilità del Comune dei parcheggi blu a raso. L’operazione garantirà tale introito grazie alla differente disciplina fiscale di cui gode l’Ente pubblico rispetto alle società.

ASILI NIDO
Gli asili nido sono considerati dalla Corte dei Conti un servizio non obbligatorio per un Comune. Dall’analisi condotta sui costi dei nidi d’infanzia comunali si evince che attualmente la percentuale di copertura del servizio è pari soltanto al 10,07% e che il costo medio annuo per ogni posto-bambino è di 12.777 euro.
Per mantenere il servizio si procede a una revisione delle tariffe e all’esternalizzazione del servizio tramite gara ad evidenza pubblica, seguendo le modalità già comunicate nei giorni precedenti.

IMPOSTA DI SOGGIORNO
Al fine di garantire risorse per manifestazioni, cultura, turismo e arredo urbano, è stata prevista l’introduzione dell’imposta di soggiorno (attiva dallo scorso 1° febbraio). Tali attività non saranno più finanziate attraverso risorse proprie dell’Ente, bensì, come avviene in moltissime località turistiche, con il gettito prodotto dall’imposta di soggiorno.

TRIBUTI
Scompare lo sconto del 10% sulla Tari alle attività commerciali senza slot machine. Resta invece l’esenzione per chi dichiara il minimo ISEE.
Restano invariate le tariffe TOSAP per le occupazioni permanenti, mentre vengono riviste al rialzo quelle per le occupazioni temporanee.