Prime vere schermaglie di campagna elettorale a Imperia. Dopo le punzecchiatine a distanza sul simbolo di Forza Italia, ad accendere il dibattito è stato quest’oggi il tema della futura pista ciclabile, per la quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 18 milioni di euro. Un risultato di cui il sindaco uscente Carlo Capacci, che ancora deve sciogliere le riserve sulla sua possibile ricandidatura, non vuole che altri ne rivendichino la paternità. Lo dice chiaramente, nell’intervista rilasciata oggi a un quotidiano locale, avvisando tanto gli ex alleati del Partito Democratico quanto gli esponenti regionali del centrodestra.

Da questi ultimi, e in particolare dall’assessore Marco Scajola, è arrivata prontamente la replica. “Vorrei ricordare al Sindaco che, senza la collaborazione attiva e concreta della Regione, probabilmente questi fondi non sarebbero mai arrivati, oppure sarebbe arrivata una cifra inferiore”, ha affermato Marco Scajola, che ha aggiunto: “sin dall’inizio ci siamo adoperati, innanzitutto segnalando al Comune l’esistenza dello stesso bando, successivamente seguendo passo, passo tutte le pratiche tecniche”.

In contemporanea all’assessore regionale all’Urbanistica, anche il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Luca Lanteri, è intervenuto sul tema commentando la dichiarazione di Claudio Scajola sull’ipotesi di trasferire la pista ciclabile sul mare per far spazio al trenino elettrico sulla liberata sede ferroviaria. “La mia posizione – ha detto – è di completare la progettazione risolvendo le criticità, portare a casa il finanziamento e iniziare al più presto i lavori. Sono i finiti – ha aggiunto – i tempi dove si cambia idea dalla sera alla mattina, oggi occorre programmazione e continuità nell’ azione amministrativa, non slogan ma proposte serie e credibili”.

Il contrattacco non si è fatto attendere, anche se ha assunto contorni più politici. A sferrarlo è stato il direttivo di ‘Obiettivo Imperia’, movimento civico che sostiene la candidatura a Sindaco di Claudio Scajola. “Il teatrino della candidatura di Luca Lanteri, al termine di una serie di rinunce, è l’esempio lampante di come l’epopea dei partiti, soprattutto a Imperia, sia giunta al termine”, ha dichiarato il movimento in una nota. “La carica di primo cittadino, anni fa ambita, viene evitata con cura e si preferisce restare dove il “partito” ci ha piazzato, rispettando non il bene della propria comunità ma gli ordini di scuderia che provengono da Genova”.