enrico calvi

Il consiglio di FIPE non ha dubbi: senza regole certe e sostenibili non si riapre.

“Il fare delle istituzioni danneggia gli imprenditori, porta alla fine delle loro attività. In questi giorni leggiamo continui annunci sui giornali su quelle che potrebbero essere le disposizioni per l’apertura dei nostri esercizi, ma non abbiamo indicazioni certe sulle modalità per farlo: le istituzioni comunicano ai giornali quello che pensano di fare senza passare per una discussione con noi imprenditori, che siamo in prima linea ad affrontare la chiusura delle attività, la cassa integrazione, le spese, i mancati introiti. In questo modo non c’è un’analisi delle norme da parte nostra e si dà via libera all’interpretazione, facendo circolare notizie non ancora riscontrabili (ad esempio l’uso del plexiglass, per noi improponibile, come spesso abbiamo dichiarato). Il risultato? Confusione e demoralizzazione per pubblici esercizi e clienti”.

È così che Enrico Calvi, presidente provinciale FIPE, sintetizza la posizione dei pubblici esercizi del nostro territorio: “Senza aiuti concreti e senza regole certe e concordate non apriamo: siamo in attesa del Decreto governativo con le rispettive linee guida che definisca con precisione come rialzare le serrande, siamo pronti per analizzarlo e illustrarlo ai nostri colleghi in un momento pubblico in diretta sulla piattaforma Zoom e sulla pagina di Confcommercio Imperia giovedì 14 maggio alle ore 15. Ma dobbiamo sottolinearlo: ricevere istruzioni su come aprire pochi giorni prima di rimetterci al lavoro non è corretto. Come possono pensare che potremo organizzarci in così poco tempo? Si tratta di rispetto verso una categoria che ha pagato moltissimo in questo periodo di lockdown. E si tratta di rispetto anche verso i clienti, che devono essere messi nelle condizioni di tornare a frequentare le attività con una percezione di totale sicurezza. Chiediamo con determinazione regole certe nel più breve tempo possibile. Giovedì i pubblici esercizi manifesteranno il loro dissenso per la modalità di gestione delle riaperture con un flash mob che vuol essere un forte segnale per le istituzioni”.