Imperia, futuro delle ex Ferriere. Fossati: "Importanti sbocchi occupazionali"
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La vicenda dell’ex stabilimento Agnesi è tornata all’attenzione degli imperiesi a seguito del recente passaggio di proprietà dal gruppo Colussi alla società ‘Schiva srl’, di cui il gruppo Colussi detiene la maggioranza, ma che si occupa del settore immobiliare.

A destare timore una possibile speculazione edilizia in una zona al momento vincolata a destinazione industriale.

“La situazione è sempre la stessa. Il passaggio societario lo vedo come un passaggio tecnico perché è evidente che la Colussi non ha più intenzione di dare una destinazione industriale all’area e quindi ha passato l’edificio a una società del gruppo per la sua valorizzazione immobiliare. Ad oggi però non ci sono richieste e incontri di modifica della destinazione d’uso. Per il momento tanto rumore per nulla”, spiega Giuseppe Fossati, vicesindaco del Comune di Imperia.

Le intenzioni dell’Amministrazione sono sicuramente quelle di recuperare le aree dismesse, tra cui l’Agnesi: “Una futura destinazione che possibilmente possa produrre lavoro. L’Amministrazione farà una sua programmazione con il Puc, se prima la proprietà intende fare delle proposte le porte sono aperte, come sono aperte per tutti”.

Guardando più in generale all’area intorno allo stabilimento Agnesi, da decidere anche il futuro delle ex Ferriere: “C’è un piano approvato da circa dieci anni che sta scadendo che prevede una grossa volumetria con un grande impatto ma oggettivamente molto bello. Qui ci sono stati dei contatti da parte di soggetti che possono acquisire l’area da parte di Colussi che hanno proposto eventuali valutazioni su una rimodulazione a ribasso dei volumi”, commenta Fossati. Ad oggi non ci sono progetti né presentati né approvati e l’Amministrazione è aperta a proposte e valutazioni.

Sulla tipologia della destinazione Fossati afferma che dovrà essere un’attività che porti effettivamente dei posti di lavoro: “Attività produttiva avanzata con anche del commerciale da cui si potrebbero avere importanti sbocchi occupazionali e questo è molto positivo. Dal punto di vista progettuale dovremo valutare perché è una zona di grande pregio fronte mare e bisogna fare degli interventi che siano anche esteticamente apprezzabili”, conclude.