Credit: Paolo Morabito

Nella chiesa campestre di Sant’Anna ai Pini del Rosso, in via Diano Calderina a Oneglia, il 26 luglio si è celebrata la tradizionale festa di Sant’Anna e Gioacchino, i nonni di Gesù.

Da più di 20 anni, la festa – dapprima organizzata dalla V Circoscrizione e, dopo la modifica amministrativa e l’abolizione delle Circoscrizioni, dal gruppo Alpini di Imperia – unisce alla memoria liturgica anche il ricordo di tutti gli Alpini caduti senza croce (i dispersi che nella guerra di Russia furono migliaia).

La festa ha origini molto antiche: era l’incontro degli onegliesi che, durante l’estate, salivano sulla collina imperiese per cercare refrigerio dal caldo.

L’evento, organizzato anche in collaborazione con la parrocchia di San Giovanni, ha previsto alle ore 18.30 la Santa Messa celebrata dal parroco don Alessandro Ferrua in memoria dei caduti – cui è dedicata anche una lapide all’esterno della cappella – seguita da una cena in amicizia offerta dalle “penne nere imperiesi”, per un appuntamento che ha come slogan “Aspettando le stelle”.

“Nella chiesetta”, spiegano dall’organizzazione, “era stata installata, su iniziativa di mons. Ruffino, una croce in bronzo alta 120 cm costruita con tante piccole croci, a ricordo di chi non ha neanche una tomba su cui i familiari possano piangere. Inspiegabilmente, per volontà dell’autore, la croce è stata trasferita alcuni anni fa nel Duomo di Porto Maurizio. All’interno della chiesa sono conservati anche quattro quadri realizzati dall’Istituto d’arte che raffigurano la vita di Sant’Anna e di Maria”.

La chiesetta, raggiungibile da via Diano Calderina (il bivio è quasi in cima alla collina ed è segnalato con un cartello stradale), risale all’Ottocento ed era inizialmente cappella privata della famiglia Rosso. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzata come rifugio per gli sfollati. Abbandonata dopo il conflitto, con il tempo divenne inagibile fino al crollo del tetto. A metà degli anni ’70 fu donata alla parrocchia di San Giovanni Battista e, negli anni ’90, fu restaurata su iniziativa della parrocchia e di alcuni volontari, tornando a essere luogo di culto.

Il gruppo Alpini di Imperia

Il gruppo Alpini di Imperia, nato dalla fusione dei due gruppi storici di Oneglia e Porto Maurizio, ha sede in piazza Ulisse Calvi 1 e fa parte della sezione Alpini di Imperia.

La sede, in affitto dal Comune di Imperia, è stata restaurata dall’alpino cav. Carlo Carli in occasione del grande raduno del 1° Raggruppamento del 2011, che ha visto a Imperia il ritrovo degli alpini liguri, piemontesi e valdostani.

Oggi il gruppo Alpini di Imperia è il più numeroso della provincia, ma come tutti i gruppi in Italia sta subendo una riduzione dei soci a causa del tempo che passa e dell’abolizione della leva, un tempo fucina di nuovi membri.

Per continuare a sostenere le attività dell’associazione – che ha come motto “Ricordare i morti aiutando i vivi” – è necessario che i molti alpini “dormienti” si avvicinino al gruppo, la cui sede è aperta il mercoledì e il sabato dalle 10 alle 11 oppure il primo lunedì del mese alle 21.

Tutta l’organizzazione della festa è stata curata dal gruppo Alpini di Imperia, coordinato dal capogruppo Augusto Ferrari. La messa è stata celebrata da don Alessandro Ferrua, parroco di San Giovanni Oneglia, in memoria dei caduti senza croce (dispersi).

Presenti anche il vicepresidente nazionale dell’ANA, Elvio Fraboni e l’assessore regionale Marco Scajola.