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“Una persona è libera di fare quello che vuole. Lo dice la Costituzione, non io”. Queste le parole di Laura Muratore, collaboratrice scolastica dell’Istituto Ruffini, che questa mattina si è presentata sul posto di lavoro senza il green pass, reso obbligatorio dal Governo per il suo ruolo.

Dura la presa di posizione della bidella che non ha voluto lasciare l’edificio fino all’arrivo del dirigente scolastico Luca Ronco prima e, soprattutto, della Polizia poi. Dopo un colloquio all’interno delle mura scolastiche la signora Muratore è stata accompagnata fuori dagli agenti e temporaneamente sospesa dal posto di lavoro.

Un avvio di anno scolastico turbolento dunque per una misura che fa ancora discutere e che, lo ricordiamo, obbliga tutto il personale scolastico a vaccinarsi o a presentare tampone negativo al covid-19, fatto nelle ultime 48 ore.

“Io non me ne vado, questo è il mio posto di lavoro. Ho il diritto di lavorare – ha detto Muratore. Quello che fanno gli altri io non lo so, c’è qualcuno che la pensa come me ma non ha il coraggio di esporsi. Non devo avere paura di niente, non possono fare cose anticostituzionali. Ci obbligano a fare le cose, ma la legge deve essere uguale per tutti. Domani tornerò a lavorare. Mi dispiace che le persone abbiano paura di avvalersi dei propri diritti. Siamo strumentalizzati da queste decisioni, io posso essere padrona di non mettere nulla dentro il mio corpo”.