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Alleanza Verdi Sinistra Imperia interviene con una nota stampa a seguito delle dichiarazioni di ieri, 26 luglio, del sindaco di Imperia Claudio Scajola.

“Il comunicato del sindaco Scajola segnala un nervosismo inaspettato, vista la serenità che ha sempre ostentato in situazioni per lui ben più difficili e pericolose.

Nel suo comunicato è arrivato a denunciare le segnalazioni in materia penale dei cittadini proprio nei giorni in cui il procuratore capo di Imperia dott. Lari incoraggiava gli stessi cittadini ad avere fiducia nella magistratura e segnalare i casi di corruzione e di voto di scambio, molto diffusi nella nostra provincia.

Forse Scajola, per farsi una ragione dell’opposizione che incontra, dovrebbe accettare due cose.

La prima: per molti imperiesi, anche se non la maggioranza, il suo progetto per la città non coincide con il progresso e il benessere di Imperia. Ciò vale per la qualità dei servizi (trasporti, depuratore, scuola), quanto per i progetti più strategici (il porto o le modifiche alla pista ciclabile per restare all’ultimo consiglio comunale).

La seconda: anche se ha vinto le elezioni con una larga maggioranza ciò non toglie legittimità e valore all’opposizione. Anzi proprio i risultati deludenti devono spingere l’opposizione a svolgere fino in fondo il proprio ruolo per controllare un potere forte nei numeri e per rappresentare gli elettori che non si riconoscono in Scajola e nelle sue idee per la città. Questo è un basilare principio democratico.

Invece il sindaco prende a prestito dalla Meloni non solo la politica aggressiva e sprezzante nei confronti dell’opposizione, ma anche la volontà di dividere l’opposizione in buoni e cattivi. O meglio, secondo Meloni, in “garbati” e “sgarbati”.

Gli “sgarbati” più “sgarbati” di tutti sono stati nominati esplicitamente dal sindaco. E tra questi c’è il nostro consigliere Lucio Sardi. A cui ovviamente rinnoviamo tutta la nostra solidarietà e la nostra stima.

Il sindaco ha citato i tre consiglieri in modo tale da dare l’impressione di mettere in dubbio la legittimità della loro appartenenza al consesso democratico del consiglio. E questo è molto preoccupante.

Ancora più grave è il pretesto scelto per additarli al discredito pubblico ovvero il ricorso per ineleggibilità firmato dai tre consiglieri. Si tratta di un ricorso fondato, serio su cui comunque in autunno si pronuncerà il tribunale.

Anche su questo aspetto ci stupisce il vittimismo dell’on. Scajola. Con ben altro rispetto delle istituzioni e ben altra tranquillità hanno infatti accettato di essere vagliati sul tema della ineleggibilità sindaci vicini a lui politicamente e geograficamente.

Abbiamo proposto queste riflessioni per sottolineare i motivi per cui continueremo, in consiglio con Lucio Sardi e nella città, il nostro lavoro di opposizione, con rigore, sui contenuti e alla luce del sole, come sempre è stato”.