Il vento devasta gli uliveti: "Sulla costa perso più del 50% del raccolto"
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Devastanti i danni causati dalle mareggiate e dal maltempo degli scorsi giorni. In ginocchio non solo i balneari che hanno visto enormi danni alle proprie strutture e attrezzature, ma anche gli agricoltori e in particolar modo gli olivicoltori.

“Nell’entroterra e nella Valle Argentina siamo stati fortunati. Non si può certo dire questo per gli olivicoltori delle colline vicino alla costa che hanno visto enormi danni con perdite di oltre il 50% del raccolto per colpa del vento,” spiega Franco Boeri, noto frantoiano di Badalucco.

“Chi ha avuto la fortuna di mettere le reti – continua Boeri – ha portato a casa un prodotto non perfetto, ma almeno ha evitato grandi perdite. Chi non ha messo le reti ha perso tutto.”

Un evento sfortunato e drammatico che è andato a svilire un’annata da tantissimi considerata record per le olive.

“È un’annata meravigliosa. Le olive sono bellissime, sane e l’olio che esce è di ottima qualità. Questa perdita non ci voleva,” commenta Boeri.

Combattere la forza della natura è difficile, ma non impossibile. Quantomeno è possibile limitare i danni con investimenti programmati e mirati: “Consiglio a tutti di investire nelle reti. Se consideriamo le perdite dovute al vento, il gioco vale la candela e nel giro di un paio danni si rientra della spesa.”

Boeri ha poi lanciato un appello all’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai: “Speriamo si renda conto che ci sono stati dei danni enormi. Ci sono agricoltori che hanno perso dai 15 ai 20 mila euro e bisogna aiutarli.”