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La Regina Margherita scelse di vivere gli ultimi anni della sua vita a Bordighera, nell’estremo ponente ligure.

Nelle pagine del libro “Il telegrafista di Margherita“, pubblicato di recente e scritto a quattro mani da Silvia Alborno e Carmen Ramò, la figura e la vita della Regina sono filtrate dallo sguardo di molteplici personaggi più o meno locali che ebbero a che fare con lei (dall’architetto Luigi Broggi a padre Giacomo Viale, a Giuseppe Bessone e Miss Eileen Daly, editori del Journal de Bordighera). Il filo conduttore è Arturo Giacobbe, il fidatissimo telegrafista personale di Margherita, custode di importanti segreti.

Un libro che, oltre a raccontarci della Regina, restituisce quell’atmosfera incantata tra la Belle Époque e i ruggenti anni Venti, che a Bordighera persisterà anche dopo la Grande Guerra.

È un racconto con le caratteristiche di una guida letteraria – spiega Silvia Alborno. – Il progetto è quello di realizzare una collana di libri sui personaggi che hanno animato Bordighera tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento”.

“Ho letto due biografie della Regina Margherita e sono andata a spulciare Le journal de Bordighera, perché proprio qui, dalla tipografia Bessone, si stampava questo giornale che era una cronaca dei fatti che succedevano nella comunità inglese del tempo – aggiunge Carmen Ramò. – Qui a Bordighera vivevano infatti molti inglesi, che mantenevano le loro tradizioni e la loro cultura. In questo giornale vengono annotati i viaggi della Regina ed è stata una fonte inesauribile di notizie. Gli altri personaggi del libro sono tutti personaggi locali”.

Per le foto d’archivio presenti nel video si ringrazia il Fondo Benigni – Biblioteca Civica Internazionale – Comune di Bordighera.