Il pilota Christian Napoli domenica in Portogallo all'Estoril
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Poco prima della partenza destinazione Portogallo per l’ultima tappa del Mondiale Endurance di motociclismo sul circuito dell’Estoril, abbiamo incontrato il pilota Christian Napoli, 33 anni originario di Albenga.

“Questo è un anno difficile causa Covid – ha detto – con meno sponsor e budget ridotto. Diversi appuntamenti sono saltati, tra i quali il Bol D’Or, e alcuni team si sono fermati tra i quali Energie Endurance 91 del quale faccio parte. Per gareggiare nell’atto conclusivo del Mondiale ho ricevuto una proposta dal team Avio Bike che ringrazio per evitarmi di restare a piedi nell’ultimo appuntamento stagionale”.

Con Avio Bike, Christian ha corso nella stagione 2016/17 ed ha mantenuto buoni rapporti con tutto il team.

“Ho disputato tutte le prove in calendario – ha spiegato – e mi sarebbe dispiaciuto saltare proprio l’ultima che si svolge questo 27 settembre. È una 12 ore, un compromesso delle gare di endurance del Campionato che durano 8 o 24 ore. La Federazione dopo aver dovuto annullare la tappa francese che durava 24 ore ha deciso di recuperare all’Estoril con una gara di lunga la metà”.

“Per essere pronti per questo tipo di corse sfiancanti mi preparo duramente tutto l’anno, facendo tantissima bicicletta e allenamenti costanti. Dobbiamo salvaguardare la lucidità che è determinante in corsa e essere fisicamente pronti è molto importante”.

Durante il lockdown ho forzatamente dovuto rallentare il ritmo degli allenamenti – ricorda Christian – mi sono preparato in casa come tutti mettendoci sempre il massimo impegno possibile. Viviamo nell’incertezza, il calendario dell’anno prossimo è pronto ma nessuno sa cosa succederà. Intanto questa fine stagione è tutta a porte chiuse, la 24 ore di Le Mans senza pubblico è stata un po’ triste anche se io, quando sono sulla moto, sono concentrato e non cambia niente ma mancano alcuni passaggi, la sessione di selfie e autografi con i tifosi e la procedura di partenza con tutto il pubblico che canta l’inno, che sono tipici di queste gare”.