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Il Laboratorio Analisi dell’Asl 1 Imperiese si migliora ancora. Questa mattina, presso l’aula magna dell’università di Imperia, è infatti stata presentata l’importante sinergia con Abbott, azienda che sviluppa tecnologie all’avanguardia in ambito medico sanitario.

Nel hub dell’ospedale di Imperia e nei due spoke del laboratorio, a Bordighera e Sanremo, sono stati installati recentemente i nuovi macchinari che offriranno tutta una serie di migliorie e vantaggi sia dal punto di vista lavorativo sia da quello del consumo energetico.

A presentare il progetto il direttore del settore dottor Giandomenico Poggi, preceduto dagli interventi del direttore generale Silvio Falco e del presidente della Provincia e sindaco del capoluogo Claudio Scajola.

Proprio quest’ultimo, nell’occasione, ha fatto un più ampio discorso sulla sanità in provincia dicendo: “Dobbiamo accentrare i servizi nell’attesa dell’ospedale unico. Abbiamo bisogno di far sì che le strutture vengano organizzate come se fosse un ospedale unico, con diversi padiglioni. Questo porterebbe a un risparmio di risorse, ma allo stesso tempo a un miglior servizio per i cittadini. Abbiamo delle carenze enormi, siamo vicini a un’emergenza e bisogna dare risposte organizzative”.

Del progetto all’ordine del giorno ha invece, ovviamente, parlato il dg Falco nella sua ultima uscita ufficiale in tale veste: “Ritengo questo progetto vincente per il laboratorio e per l’Asl. Permette una nuova visione più ergonomica, ma anche più economica nei tre laboratori. Dal 7 di aprile siamo attivi su Bordighera, dall’11 maggio a Sanremo e a breve verranno collaudati i macchinari qui a Imperia. Sono molto fiero di questo lavoro e soprattutto di essere riusciti a portarlo a termine in breve tempo”.

Per le caratteristiche tecniche spazio al dottor Poggi che spiega: “Questo sistema rinforza la rete che unisce i tre laboratori e ci permette di avere più capacità di gestione della strumentazione rispetto a quella che avevamo prima. In precedenza riuscivamo a gestire infatti l’area siero, mentre appena avremo finito questa nuova sistemazione gestiremo anche gli esami coagulativi e quelli emocromocitometrici”.

Questa la tabella dei vantaggi offerti dalla tecnologia Abbott redatta dallo stesso Poggi

  • Affidabilità e ridondanza

Un laboratorio analisi 24h/7g non può mai rimanere in “panne”. Le provette vengono spostate nel laboratorio grazie a CAR elettriche, che si ricaricano autonomamente e seguono i percorsi come fossero guidate da un sistema di navigazione (es. del navigatore delle auto che ti porta da A -> C, passando però da B). La presenza di numerose CAR insieme alla ridondanza di moduli (peri-analitici) fornisce le più alte garanzie che il sistema non si fermi mai. Può rallentare…ma mai essere fermo.

  1. Ergonomia

L’automazione per il trasporto delle provette e gli strumenti di analisi sono moduli silenziosi e di piccolo ingombro. Oltre ad un limitato utilizzo di risorse energetiche (consumi elettrici, acqua) il personale beneficia dello stesso software per tutti gli strumenti con le stesse icone grafiche e colori (es. vi è capitato di avere a casa il telecomando per la TV, il decoder e l’aria condizionate…immaginatevi una tastiera universale). Non solo: gli strumenti sono di facile utilizzo, alta capacità produttiva, manutenzione essenziale, con accorgimenti a prova di errore (non si puo’ sbagliare nella sostituzione dei consumabili)

  • Qualità dei risultati

L’azienda Abbott è presente in tutto il mondo, anche in Italia, con migliaia di strumenti ed una struttura di ricerca e sviluppo che, da sempre, mette la qualità dei propri reagenti diagnostici al primo posto. Oltre a essere leader nel settore delle malattie infettive, si trovano eccellenze anche nell’endocrinologia (tiroide) e malattie cardiovascolari (troponina, BNP/NT-proBNP). Inoltre, i reagenti Abbott non risentono di interferenze di altre sostanze, magari presenti in integratori (es. biotina / vitamina B8) che possono alterare la qualità dei risultati.

  • Infrastruttura informatica

Anche il mondo del laboratorio analisi richiede forti basi di informatica per poter lavorare in sicurezza. La soluzione scelta prevede anche un’infrastruttura IT (middleware) che oltre ad eseguire le funzioni di raccolta/verifica/validazione dati permette di controllare la qualità, l’efficienza degli strumenti e assicura una visione completa (concetto “cruscotto decisionale”) affinché tutti gli strumenti collegati siano seguiti e presidiati dal personale ospedaliero qualificato: i risultati nei diversi laboratori di ASL 1 saranno affidabili ed allineati con gli stessi criteri (valori normali per la popolazione, stessi controlli qualità, etc.)

  • Supporto e assistenza sul territorio

La presenza sul territorio di figure professionali della società che si è aggiudicata la fornitura diventa un ulteriore garanzia per affrontare il futuro, sia per il possibile aumento di prestazioni sia per l’introduzione di nuovi bio-marcatori e modifiche ai PDTA esistenti.

Nel videoservizio di Riviera Time le immagini della presentazione e le interviste complete a: Falco, Poggi e Scajola.