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Luca Dondoni inviato storico al Festival per La Stampa, da anni collaboratore di Rtl 102.5 e anche personaggio tv con tante ‘ospitate’ e un’esperienza come giudice di Amici, ci ha detto la sua opinione su questo Festival.

“Amadeus è riuscito nel miracolo di finire le serate entro le due di notte che era lo spartiacque tra essere svegli e addormentarsi. Quest’anno sinora ha proposto serate veloci, piene di canzoni, con gli ospiti giusti: secondo me la ‘scaletta’ è stata centrata perfettamente. Speriamo possa continuare così anche stasera che sarà super-divertente e piena di cover, ospiti e spettacolo”.

A proposito della gara dice: “Si sta sempre più stagliando verso l’alto uno stupendo terzetto che sembra in grado di arrivare sino in fondo. Mahmood/Blanco, Elisa e Morandi. Il Sanremo a volte è magico e sforna verdetti ideali. Mahmood e Blanco per la fascia d’età 15/25, Elisa per la 25/45 e Morandi la 45/80, c’è tutto, c’è l’Italia, c’è il pubblico televisivo! Sembra incredibile ma è così”.

“Riguardo i dati d’ascolto le spiegazioni secondo me sono varie – risponde Dondoni – c’era una voglia pazza di Sanremo e noi giornalisti per primi abbiamo fatto crescere l’attesa visto che ne scriviamo ormai da due mesi. C’era gran voglia di leggerezza dopo le tensioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, un Governo traballante e l’ondata di Covid che finalmente sta mollando la presa. C’è bisogno di rialzarci, di uscire e se non si può ancora fare come si vorrebbe si aspetta guardando una cosa divertente e spettacolare come il Festival”.

La gente è in casa – termina Luca Dondoni – ma davanti alla televisione riesce a far parte di questo racconto tutto italiano che sedici milioni di persone condividono. Un unico schermo che tira dentro tutti quanti e tu ti senti parte di una storia, non ti senti escluso anche se sei in quarantena, guardi una cosa che stanno guardando tutti: è sollevante”.