“Raccontano le storie di paese che Caterina potesse parlare con i morti e che consegnasse loro i piccoli doni ricevuti dai loro cari. Aveva perso il figlio primogenito e con lui la voglia di sorridere. Riteneva che fosse più facile esistere senza discendenza. Lo pregò per la sua stirpe: non sarebbe stata una maledizione, ma il destino del primo figlio. A Lia il compito di decifrare il mistero della sua famiglia, difendendo le sue scelte, nascondendo le sue radici, mescolando le carte di tutte le persone che avrebbe incontrato nel suo lungo viaggio. Non le sarebbe bastata una vita per cancellare tutto quello che non era stato ancora scritto”.
È questa una delle chiavi di lettura de “Il destino del primo figlio” (Maria Pacini Fazzi Editore), il nuovo libro di Marzia Taruffi. Una vicenda che si svolge al di sopra del tempo e, allo stesso modo, nel cuore di due secoli, alla ricerca della motivazione di un sogno, ma anche del significato di un destino che continua a ripetersi nella vita di una stirpe condannata a raccontare e a raccontarsi nelle vicende di tutte le persone che sfiorano le loro esistenze.
Non esiste un unico paese in cui vivere: i personaggi si affrontano e si incontrano tra Liguria e Friuli, tra Emilia e luoghi della memoria, dove l’unico modo per arrivarci è partire prima di tutto dal cuore, con tutto il coraggio che ci vuole per guardarsi dentro o immaginarsi a vivere esperienze che appaiono e scompaiono in un filo del tempo che si dipana senza un vero ordine. È la vita che dà le regole, è la vita che incalza e detta la musica su cui danzare nei chiari di luna, quando la collina si infiamma in un fuoco che attraversa i secoli.
Sarà Lia a sfidare Caterina, senza sapere che sta combattendo con la vita stessa. Ma chi è davvero Caterina? È vissuta? Quando è morta, se neppure la sua tomba ha pace? Solo il lettore può dipanare la matassa pagina dopo pagina, decidendo alla fine chi sono i vinti e i vincitori in un universo di persone e di scelte.
In copertina “Donna in giallo” di Tamara de Lempicka, artista che già negli anni Trenta seppe superare i limiti imposti al mondo artistico femminile.
Dopo il romanzo dai risvolti gialli e storici “L’orologio di Villa Sultana”, Taruffi torna alla narrativa, dove tutte le storie raccontate hanno un fondo di verità, illuminate dalla meridiana di un sole che stenta a salire.
Marzia Taruffi, nata in uno stellato 15 agosto, sposata e con due figlie, è laureata in giurisprudenza e in scienze della comunicazione. È cavaliere ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica. Giornalista professionista dal 1995, giornalista dal 1986, è responsabile dell’ufficio stampa – cultura del Casinò di Sanremo e segretario generale del premio letterario internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria. È presidente dell’UniTre Sanremo e dell’associazione Esprit di Sanremo, Perinaldo e de La Cotè.
Ha curato e scritto i saggi:
- Uno, cento, mille Casinò di Sanremo (De Ferrari Editore), edizioni 2015 e 2025
- Agosti – De Santis: dall’azzardo alla cultura del gioco (De Ferrari Editore)
- I quaderni dei Martedì Letterari
- Casinò di Sanremo Festival della Moda Maschile. Il made in Italy veste il mondo (De Ferrari, 2022)
- Camminando sul sentiero dei nidi di ragno (De Ferrari)
- Alcune opere di storia locale e una monografia d’impresa
Ha scritto la silloge In nome e, per la narrativa, i romanzi:
- D’Indaco era il mare (De Ferrari, 2020) – menzione d’onore al premio M. Buonarroti
- Il podestà ed Esterina (De Ferrari) – vincitore del premio Acqui Edito/Inedito
- L’orologio di Villa Sultana (Golem Editore, 2023) – premio Sapori del Giallo – Giallo Mondadori e premio Monastero Bormida
Riconoscimenti:
- Premio giornalistico Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo (2010)
- Premio giornalistico San Francesco di Sales (2011)
- Premio San Romolo alla Cultura del Comune di Sanremo (2020)
- Primo premio Testimoni del Tempo (2022)
È stata corrispondente de Il Lavoro – La Repubblica e L’Avvenire e collabora con Writers Italia.
Il libro è stato presentato in anteprima a Casa Sanremo il 10 febbraio e nel format Guardami Oltre Rai per il Sociale nel Teatro del Casinò il 12 febbraio.
Prossime presentazioni
- 12 aprile, ore 17.00 – Sanremo, in collaborazione con lo Zonta
- 21 maggio, ore 17.00 – Firenze, Palazzo Strozzi
- 29 maggio, ore 17.00 – Biblioteca di Imperia
- 31 maggio, ore 12.00 – Festival della Cultura Mediterranea di Imperia