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Il Consiglio Comunale di Olivetta San Michele ha deliberato l’adesione alla Campagna “Riprendiamoci il Comune”, un’iniziativa che si propone attraverso due leggi di iniziativa popolare di affrontare le molteplici crisi di questo modello economico e sociale e di proporre un nuovo modello ecologico, sociale e relazionale a partire dalle comunità territoriali. Obiettivo della Campagna Riprendiamoci il Comune è mettere in discussione
due nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere pienamente la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti.
“Intanto attendiamo che altri comuni si pronuncino, come Sanremo e Taggia, nei quali si sono già svolti approfondimenti e discussioni nelle commissioni consiliari e nonostante che i cittadini stiano già largamente sostenendo la campagna”, affermano i promotori.
La prima proposta di legge si prefigge infatti una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno
partecipativo.
Con la seconda proposta di legge si punta alla socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale.
“È emergenza per gli enti locali e lo certifica anche la Ragioneria generale dello Stato. I dati parlano chiaro: tra il 2010 e il 2020 il numero di dipendenti comunali è sceso del 24%, pari a 112.000 lavoratori in meno. Il trend non si è invertito nel 2022: lo scorso anno sono stati assunti solo 2.500 tecnici a tempo determinato rispetto ai 15.000 attesi. A questo mosaico si aggiunge oggi anche un altro tassello: i rischi per la messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza, causati proprio dalle carenze amministrative degli enti locali.”
Riprendiamoci il Comune vede l’adesione di moltissime realtà associative, fra le quali le Acli, Arci, Attac, Cittadinanzattiva, la Rete delle Comunità Solidali, dalla Laudato Sì, Comuni Virtuosi, l’Unione Inquilini e Medicina Democratica. L’elenco completo ed ulteriori informazioni sono disponibili sul sito (compreso un breve video di presentazione).
Per presentare le due Leggi di Iniziativa Popolare e chiedere al Parlamento di discuterle, servono 50 mila firme. I cittadini che desiderano firmare possono farlo presso gli uffici elettorali dei Comuni, presentandosi muniti di documento di identità, o ai banchetti di raccolta che vengono organizzati.
Il prossimo appuntamento è per sabato 13 maggio, dalle 9,00, a Sanremo presso il banchetto in Corso Matuzia 113, di fronte alla Coop.