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Da ieri mattina all’alba, poco più di 200 rifugiati afgani sono ospiti del ‘Soggiorno militare’ di via Lamarmora a Sanremo. Ad occuparsi di loro ci sono il personale di stazza nella ‘Base logistica addestrativa’ e la Croce Rossa di Sanremo.

“Siamo un po’ sbattuti ma è uno ‘sbattimento’ positivo che ci rende orgogliosi e ci fa capire quanto sia importante il percorso formativo e operativo della Croce Rossa’ dice il presidente sanremese Ettore Guazzoni.

“Tra queste persone ci sono 85 minori di età compresa tra tre mesi e 17 anni. Non abbiamo avuto nessun tipo di problema per la loro accoglienza, hanno una grande dignità e ci siamo emozionati davanti ai sorrisi di ringraziamento che ci hanno rivolto”.

“Solo venerdì pomeriggio siamo venuti a sapere del loro imminente arrivo – dice – abbiamo subito svolto un sopralluogo di verifica degli spazi che gli sono stati destinati, il giorno dopo abbiamo iniziato a montare le nostre strutture finalizzate a garantire la sicurezza, e quando sono arrivati li abbiamo registrati, misurato la temperatura e poi gli abbiamo preparato una sorta di prima colazione cui ha fatto seguito l’assegnazione delle camere per nuclei famigliari, nessun minore è solo ma fa parte di una famiglia”.

“Ci sono pochi anziani e tutti in buona salute, quando sono arrivati a Fiumicino sono stati sottoposti a tampone risultato negativo per tutti loro, e una volta arrivati qui i bimbi si sono potuti divertire in un tendone pieno di giochi per loro”.

“Tutti loro hanno un livello medio culturale molto alto – spiega Guazzoni – e non abbiamo avuto alcun problema di comunicazione, molti parlano un italiano corretto, quasi tutti parlano inglese compresi i più piccoli e comunque il nostro Comitato Nazionale ha messo a disposizione un mediatore culturale che è a disposizione 24 ore su 24 dentro la base dove sono ospitati per una decina di giorni”.

Non hanno raccontato nulla di quello che hanno vissuto, noi non ci siamo preoccupati di fare domande sulla situazione in Afghanistan, il nostro primo obiettivo era quello di tranquillizzarli e rasserenarli e così è stato”.

“Ieri pomeriggio c’è stata la visita di un pediatra – racconta – che ha confermato la buona salute generale. Lo stato d’animo? Ci hanno lasciato due sensazioni agli opposti: la tranquillità di aver trovato un posto sicuro anche per potersi riposare, ma anche la paura e la desolazione di uno sguardo perso nel nulla che ci ha colpito particolarmente”.

“Di cosa hanno bisogno? Come Croce Rossa abbiamo sopperito alle loro prime esigenze e ora stiamo facendo un punto sulle nuove esigenze che emergono – dice Guazzoni –  e chiedo a tutti quelli che ci vorrebbero aiutare di aspettare le nostre comunicazioni su quello che realmente è necessario ma niente cibo. L’alimentazione non è nostro compito in questo caso, ma sappiate che tutti loro mangiano tre volte al giorno regolarmente a carico dell’Esercito e noi siamo incaricati di portare il cibo nelle loro stanze che non possono abbandonare per il momento”.

Domani – conclude – tutte queste persone verranno sottoposte ad un nuovo tampone e dopo una decina di giorni ne faranno un altro. Non sappiamo cosa li aspetta una volta andati via, noi siamo incaricati di sostenerli per il paio di settimane che dovrebbero trascorrere qui a Sanremo, salvo casi di positività al Covid”.