candidati sindaco sanremo 2024

Chiariamo subito. Non parliamo del notissimo film western “I magnifici 7” del 1960, interpretato da attori iconici come Yul Brynner, Steve McQueen, Charles Bronson, Eli Wallach, del regista John Sturges, ma dei sette candidati sindaco alle prossime elezioni comunali di Sanremo dell’8-9 giugno. Vista questa “febbre” numericamente crescente, non del sabato sera ma di precipitarsi sulla poltrona più alta ed ambita di Palazzo Bellevue, l’interrogativo non stona. Anzi apre a giustificate domande, analisi, considerazioni e, perché no, anche a cinguettii da bar. Visto che proprio questi moderni saloon da settimane come non mai sono le location preferite da leader e portaborracce di questa affollata competizione, 7 aspiranti sindaco, 17 liste, e ben oltre 400 candidati su un totale di neanche 30mila votanti. 

In ordine alfabetico i 7 candidati sindaco, ad oras, sono: Roberto Danieli (lista civica), Fulvio Fellegara (Pd, centrosinistra, liste civiche), Alessandro Mager (liste civiche), Erica Martini (lista civica), Roberto Rizzo (Movimento 5 stelle), Gianni Rolando (i partiti di centrodestra al governo, liste civiche), Luca De Pasquale (lista civica). Visto che un sondaggio elettorale di pochi giorni fa, in sintesi a chiare lettere ripete, certifica quello che chi ha un minimo di buon senso e familiarità con votazioni e l’aria che tira, ripeteva già da tempo, a giocarsi tutto nella volata finale saranno solo 3 competitor: Fellegara, (sinistra), Mager (civici), Rolando (centrodestra – civici).  Se si dovesse arrivare ad un ballottaggio, ne resterà solo uno. The king, secondo i bookmaker, sarà chi vincerà la sfida Mager-Rolando. A questo punto ago della bilancia sarà Fellegara: la sinistra voterà chi le darà, diciamo così, più garanzie. Attenzione però anche indovini, cabalisti, allibratori a volte sbagliano. Se è vero, per dirla con una canzone del Festival di Gianni Morandi a volte proprio “uno su mille ce la fa”. Potrebbe, quindi, vincere pure Fellegara. Mai dire mai. E tutti gli altri 400 candidati? Una volta scelti dal futuro sindaco gli assessori ed il presidente del Consiglio, un’altra decina, esageriamo, diciamo una ventina di figli di papà o raccomandati o nomi utili sotto molti aspetti, avranno anche loro incarichi di prestigio, ben remunerati. E gli altri 380? La solita stretta di mano, ci spiace, grazie, ti terremo presente. Insomma portatori d’acqua, comparse, come sempre.

Una domanda, un sogno, allucinazione, chiamiamola pure provocazione: alla vigilia delle elezioni, visto che tutti i tre favoriti da sondaggio, come pure le altre liste in competizione sono formate in maggioranza da candidati civici con nomi, esperienze, valori, idee, programmi, soluzioni molto simili per risollevare Sanremo, riportarla grande davvero, non un azzardo, lasciando da parte bandiere ed ideologie nell’interesse di tutti non potrebbero incontrarsi una sera da soli, per cercare di trovare una soluzione nuova, vera, utile alla collettività? Visto che molti progetti, programmi, idee per rifar volare Sanremo se non identici sono quasi simili perché con onestà non scoprire le carte, trovare tra loro, senza registratori, ma con saggezza come ai tempi dei filosofi aurei dell’antichità da Aristotele, Confucio, Platone, Socrate, Cartesio, solo per citarne alcuni, un’intesa, far quadrare per una volta il cerchio, dare vita ad un vero, sano, illuminato e trasparente “Triunvirato 2024“? Che sappia dire no alle mele marce, anche se con Tir pieni di soldi protetti dall’alto e sì alle mele sane, ad operazioni, progetti pure miliardari, ma seri, fattibili, in grado di dare sul serio lavoro, sicurezza, pulizia, sanità, cultura, assistenza, mobilità, benessere a tutti. Non ai soliti che la fanno franca sempre, ovunque, comunque, anche quando meriterebbero di essere “cacciati dal Tempio”. Rilanciare il turismo, l’economia, il nome di Sanremo in Italia e nel mondo. Sindaco del moderno Triunvirato sarà chi riceverà più voti alle urne da parte del “popolo elettore” che, guarda caso, pare essere anche lui civico e maggioritario.

I partiti, anche se tentano di coprirsi con una foglia di fico, sono in forte crisi. Il numero di chi li abbandona, di chi non va più a votare o preferisce scegliere candidati civici è in continuo aumento. Gli altri due leader finalisti del Triunvirato, a loro volta sceglieranno insieme al nuovo sindaco gli assessorati o le cariche che riterranno più consoni alle loro qualità, esperienze e più utili alla città. Insomma sperimentare davvero qualcosa di nuovo, tenere aperto il dialogo con i partiti, con Genova, con Roma, ma agire e decidere prioritariamente e sempre con senso civico. Fondamentale per il terzetto “rivoluzionario e salvifico” Fellegara, Mager, Rolando credere fortemente nel progetto ed avere la forza ed il coraggio di dire con chiarezza, prima che siano aperti i seggi a giugno, il patto fatto, la creazione, la necessaria “rivoluzione Triunvirato”, rivelare il programma, poche regole condivise, già scritte, fondamentali alla svolta. Un patto, una stretta di mano come una volta tra gentiluomini. Tutto basato come sancisce la nostra Costituzione all’articolo 54: i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di “adempierle con disciplina ed onore”. Sempre!