sar - aurora boreale

Spettacolare avvistamento nei cieli della Liguria questa notte: come giĂ  successo lo scorso mese di novembre, sono comparsi dei SAR, acronimo di “Stable Auroral Red arc”, ossia un “arco aurorale rosso stabile“.

Questo fenomeno, molto raro alle latitudini italiane, è durato alcuni minuti, incantando chiunque. Molti infatti sono stati gli scatti fotografici comparsi sui social in queste ore. L’evento, che ricorda uno degli spettacoli piĂą affascinanti della natura, è stato preceduto nei giorni scorsi da un’avvertenza della NOAA, l’Agenzia Nazionale statunitense per l’Oceano e l’Atmosfera, che ha segnalato una rara allerta di ‘tempesta geomagnetica grave’.

L’allerta, emessa l’ultima volta nel 2005, ha destato particolare interesse tra gli appassionati di meteorologia e astronomia, anticipando la possibilitĂ  di osservare fenomeni insoliti anche a basse latitudini come quella italiana. E così è stato: i cieli della Liguria si sono illuminati di un rosso vibrante, regalando uno spettacolo indimenticabile.

Questo non sarĂ  forse l’unico momento di meraviglia celeste che i cieli italiani ci riserveranno: gli esperti non escludono che spettacoli simili possano ripetersi nel fine settimana.

Cos’è un SAR?

Un arco aurorale rosso stabile, abbreviato SAR, è un fenomeno luminoso che si verifica nella parte piĂą alta dell’atmosfera terrestre, chiamata ionosfera. Si tratta di un tipo di aurora, un fenomeno ottico causato dall’interazione dei venti solari con il campo magnetico terrestre.

Le aurora si manifestano solitamente sotto forma di bande luminose di colori diversi, come verde, viola, rosa o rosso, che si estendono lungo le regioni polari. Tuttavia, gli arcobaleni aurorali rossi sono relativamente rari.

L’arco aurorale rosso stabile è caratterizzato da una fascia luminosa di colore rosso intenso che si forma a un’altitudine di circa 100-400 chilometri sopra la superficie terrestre. Questo fenomeno è generalmente associato a una maggiore attivitĂ  geomagnetica, come tempeste solari o tempeste geomagnetiche, che possono causare una maggiore ionizzazione dell’atmosfera e una maggiore emissione di luce rossa.