Sono ore decisive per la formazione del nuovo governo M5S – PD: dopo giorni di trattative, ieri sera è stato ufficializzato l’accordo tra le due forze politiche per dare vita a un ‘Conte bis’.

Questa mattina Giuseppe Conte ha incontrato al Quirinale il presindente della Repubblica, Sergio Mattarella, che gli ha conferito l’incarico di formare il governo.

Al termine dell’incontro, il segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, ha dichiarato che Conte si è riservato di accettare.

A commentare la svolta presa dalla crisi di governo innescata dal ministro Salvini sono i rappresentati locali del Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Lega.

Maria Nella Ponte, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Imperia: “Avere la maggioranza relativa (33%) in parlamento da al M5S una grande responsabilità nei confronti dei cittadini. Elezioni anticipate comportano aumento dell’iva, esercizio provvisorio, reazioni dei mercati finanziari negative ecc … che inciderebbero sui cittadini, le fasce più deboli, che la nostra azione di governo ha invece sempre messo in primo piano e tutelato. La costituzione prevede che in casi come questo, venga tentata la creazione di una nuova maggioranza in parlamento che dia fiducia al nuovo governo, le elezioni anticipate sono una soluzione estrema, l’ultima da esperire. Guardiamo alla sostanza, c’è da tutelare gli interessi dei cittadini contro quelli della politica che questa crisi ha irresponsabilmente architettato. Abbiamo un programma, la maggioranza relativa e il dovere morale di provarci.”

Pietro Mannoni, segretario provinciale del Partito Democratico: “Il fatto che si sia trovato un primo punto di incontro, per poi permettere di fare un accordo complessivo sul programma, è positivo. Come prevede la Costituzione, sono i gruppi parlamentari che devono trovare delle soluzioni per andare incontro ai bisogni del Paese. Quello di oggi è un dato positivo che fa ben sperare per il futuro dell’Italia”.

Alessandro Piana, coordinatore provinciale della Lega:  “Salvini non ha fatto errori, i fatti gli daranno ragione come al solito, a distanza magari di qualche mese. Secondo me non c’erano più i presupposti per andare avanti. Ormai Conte, anche se era presidente del Consiglio del governo 5 Stelle – Lega, era però d’accordo col PD. Lo dimostra il fatto che per la prima volta nella storia della Repubblica italiana un presidente del Consiglio cambia completamente coalizione e viene rinominato presidente del Consiglio. Trovo scandaloso che non si vada al voto quando ci si rende conto che è una coalizione messa su esclusivamente per non andare a casa. È palese che ci sono un sacco di parlamentari che non verranno più rieletti che non vogliono andare a casa: umanamente comprensibile, politicamente da condannare”.