comune bordighera

Nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Giunta di Bordighera ha scelto di devolvere una mensilità del proprio fondo di solidarietà a Noi4You.

La somma, pari a 600 euro, verrà impiegata per realizzare alcuni lavori nel locale di proprietà comunale in cui l’associazione aprirà a breve un Centro Antiviolenza. L’assegnazione degli spazi, nei pressi dell’incrocio tra corso Europa e via Regina Margherita, era stata messa a bando tempo fa su indirizzo dell’amministrazione proprio con l’obiettivo di creare un presidio con funzioni di consulenza e supporto gratuito a donne, sole o con eventuali figli minori, che siano vittime di violenza, di maltrattamenti fisici e psicologici, stalking e abusi sessuali; al termine della procedura Noi4You, già attiva sul territorio con lo Sportello di aiuto e ascolto, è risultata aggiudicataria.

Nel corso dell’incontro, che si è tenuto giovedì 24 novembre, sindaco e assessori hanno confermato all’architetto Laura Tibald, presidente dell’associazione, piena collaborazione e totale appoggio.

“La violenza di genere è una vera emergenza sociale, tanto più grave perché spesso compiuta in ambiente familiare; lo testimoniano i numeri, lo ricorda ogni giorno la cronaca. Per questo abbiamo voluto un Centro Antiviolenza anche nella nostra città e ci siamo attivati per la sua apertura”, ha commentato l’amministrazione. “Siamo grati a Noi4You, che potrà così rafforzare la preziosa azione di soccorso, orientamento e sensibilizzazione che già compie quotidianamente attraverso lo Sportello di ascolto, grazie all’impegno costante delle volontarie”.

“Con l’occasione rivolgiamo a tutte le vittime di maltrattamenti, fisici o psicologici che siano, l’invito a chiedere aiuto e a denunciare; a tal proposito ricordiamo il numero nazionale antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno ed accessibile gratuitamente sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo”, conclude.