Giorgio Napolitano, Vanni Giuffrè, Bussana Vecchia e “Il Buono, Brutto e Cattivo” di Sergio Leone

Giorgio Napolitano
Nella foto il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

Giorgio Napolitano, Presidente emerito della Repubblica, non c’è più. Si è spento alle 19.45 di venerdì 22 settembre, assistito amorevolmente dai suoi cari, la moglie Clio, i due figli Giovanni e Giulio, alla clinica Salvator Mundi al Gianicolo a Roma, dov’era ricoverato. Aveva 98 anni, i funerali si svolgeranno martedì prossimo alla Camera con una cerimonia laica.

Noi lo ricordiamo in modo particolare, perché amico di Sanremo, pubblicando una sua lettera inviata non ad un politico, ad un presidente, ad un’importante carica pubblica della Liguria o al sindaco della città del Festival, ma ad un artista, a Vanni Giuffrè. Oggi di Giuffrè si direbbe un visionario, un siciliano giramondo approdato per caso negli anni ’50/’60 in Riviera, a Sanremo, con un sogno preciso: far “resuscitare”, rivivere Bussana Vecchia, antico borgo terremotato, interamente distrutto da scosse telluriche, case, strade, chiesa, acquedotto, linea elettrica, lacrime, lutti, feriti. I sopravvissuti sfollati per sempre. Il deserto. Giuffrè, arrivato quasi per caso in Riviera si innamora a tal punto di quella frazione trasformata dal cataclisma in “città fantasma” che decide, con altri pittori, poeti, intellettuali chiamati ed arrivati da mezza Europa e dall’America di rianimare quelle macerie, ricostruire piano piano quel borgo attraverso la fondazione di una “Comunità” artistica. Il miracolo riesce, anno dopo anno Bussana Vecchia diventa una “cittadella degli artisti” particolare. Giornali, riviste, media italiani e stranieri gli dedicano servizi, pagine intere. A Bussana Vecchia arrivano sempre più turisti. Il clou quando Vanni Giuffrè e la sua “Comunità” artistica azzardano, con successo, uno scoop mondiale quanto impensabile: il giorno del Venerdì Santo, dal monumentale Duomo del Sacro Cuore di Bussana, fanno uscire dal portone centrale la processione ed issato sull’alta croce, quando viene tolto il velo, per la prima volta appare, legato ai polsi in alto ai bracci della croce, non un biondo giovane del luogo, ma un Gesù di colore, un artista africano. Alcuni gridano allo scandalo, la maggioranza scioccata resta senza parole, poi l’emozione lascia lo spazio a lunghi applausi, ai flash dei fotografi. Applausi e disappunti anche lungo tutta la processione. Per giorni, settimane, mesi giornali, tv, radio, ogni media discutono di quanto accaduto a Bussana, degli artisti di Bussana Vecchia, del “Crocifisso nero”.

Vanni Giuffrè sulla ricostruzione dell’antico borgo, su gioie e dolori incontrati scrive il libro “Bussana Vecchia. La Comunità“, ricco di fotografie, testimonianze, notizie. Una copia l’invia al Presidente Giorgio Napolitano, primo ed unico eletto due volte alla più alta carica dello Stato, che risponde a Giuffrè attraverso il segretario generale della Presidenza della Repubblica, dottor Roberto Gallinari con la lettera (che pubblichiamo integrale qui sotto) dove ringrazia Vanni per “la pubblicazione dedicata alla storia della “nuova” vita di Bussana Vecchia da Borgo abbandonato a centro di attrattiva culturale”.

Caro Vanni, con te, con il collega Pino Angelini de L’Eco della Riviera, che purtroppo anche lui ci ha lasciato anni fa, siamo stati testimoni e spesso anche protagonisti di parecchi episodi legati alla “cittadina terremotata”, al “Borgo distrutto”, alla “Bussana Vecchia degli artisti”. È successo di tutto. Una splendida idea, bruciata per colpa, menefreghismo ed incomprensione di altri. Caro Giuffrè questa lettera del Presidente dovresti farla incorniciare. Visto che sono passate decine d’anni e nulla è cambiato, anzi, una copia dovresti inviarla a sindaci ed amministratori di Sanremo del passato, agli attuali in servizio, al sindaco Biancheri, alla sua giunta, a Presidenti, assessori, onorevoli, super graduati della Regione Liguria. Un discorsetto particolare per chi vincerà le prossime elezioni del 2024, chi saranno il nuovo sindico e la nuova maggioranza della città di Italo Calvino? Vincerà la destra, la sinistra, i civici, si andrà al voto o… Ad oggi c’è soprattutto una gran confusione, bla, bla, bla. Nomi che cambiano, rinvii, nulla o quasi di certificato, di concreto. Idem sui partiti, candidati, liste civiche, alleanze, amici, nemici. La solita storia compagni-coltelli o è tutto un cinema con il finale già scritto? Per dirla con il regista-re del western all’italiana Sergio Leone nelle segrete stanze sono già stati scelti i “Buoni, Brutti e Cattivi”?

vanni giuffrè
Nella foto Vanni Giuffrè