Ed è subito sera, il Quartiere Latino di Parigi, le scarpe da tennis: ecco una manciata di “segni particolari” di Giampiero Mughini – giornalista e scrittore – ospite oggi di “Grandi Autori a casa tua”, che ci racconta della sua vita, del suo lavoro, delle sue case, delle sue “stanze dei libri”, della sua splendida collezione di prime edizioni, “oggetti viventi, con una identità ben precisa, con una grafica peculiare, con il loro odore e sapore; qualcosa di ben diverso da una copia tascabile – con tutto il rispetto, naturalmente! – dei giorni nostri”.

Una passione appunto per i libri, con cui ha sempre tappezzato le pareti delle sue case, l’attenzione al pensiero e alla riflessione, l’insofferenza al rumore, alla “confusione delle idee”: “Le cose bisogna covarle, prima di scriverle e dirle. Sento il bisogno e il fascino del silenzio. Milioni di persone che parlano contemporaneamente attraverso i tanti linguaggi di oggi…ma è impossibile!”

Passione che si deduce anche dai titoli, sempre originali, dei suoi scritti, libri per palati fini: La collezione. Un bibliofolle racconta i più bei libri italiani del Novecento; Addio gran secolo dei nostri vent’anni. Città, eroi e bad girls del Novecento; La stanza dei libri. Come vivere felici senza Facebook, Instagram e followers; Dizionario Sentimentale (1992), cui dovrebbe seguire, a brevissimo, il Nuovo Dizionario Sentimentale. In entrambi viene sottolineato il valore dei sentimenti in contrapposizione all’aspetto marmoreo delle ideologie.

GIAMPIERO MUGHINI

Giornalista e scrittore. Vive a Roma e nella sua casa ha una collezione di oggetti in stile liberty e, tra l’altro, di fotografie d’epoca, tavole autentiche di famosi illustratori italiani del Novecento, e ventimila libri, di cui duemila molto rari: tra essi la prima edizione di Canti Orfici (1914) di Dino Campana e di Ossi di seppia (1925) di Eugenio Montale. Aveva anche una collezione di 775 pezzi, contenente volumi, riviste e poster originali del futurismo, venduta poi ad una libreria antiquaria, a espositori e a collezionisti privati. È iscritto all’associazione Nessuno tocchi Caino, gruppo contro la pena di morte legato al Partito Radicale.

È editorialista su Libero e ospite fisso a Stasera Italia su Rete 4.