Dialogo, confronto, lungimiranza. Il tris di carte giocato allo stesso tavolo dal presidente della provincia di Imperia e commissario Ato Idrico Claudio Scajola e i vertici di Coldiretti Gianluca Boeri (presidente) e Domenico Pautasso (direttore). Comune denominatore: risolvere quanto prima lâannoso problema dellâacqua e del suo costo di utilizzo che, nei mesi scorsi, hanno messo in ginocchio lâintera provincia. Nessuno escluso: cittadini, imprenditori, agricoltori, allevatori.
âSono perfettamente conscio della situazione – ha spiegato Claudio Scajola – ma conosco le potenzialitĂ di questo territorio. In provincia di Imperia non manca lâacqua, Ăš mancata sinora la capacitĂ di ridurre al minimo i processi erosivi e il riutilizzo di certe acqueâ.
Proprio sul riutilizzo delle acque, i presidenti, si sono trovati dâaccordo approfondendo la questione delle acque dei depuratori ritenute particolarmente idonee per lâirrigazione.
âCome noto e ribadito piĂč volte – ha aggiunto Boeri – lâacqua potabile Ăš nociva alle coltivazioni per la presenza di cloro e additivi; riuscire ad avere la possibilitĂ di utilizzare quella dei depuratori, ad oggi scaricata in mare e quindi sprecata, sarebbe un grandissimo passo avantiâ. Concorde anche il direttore che non ha perso lâoccasione di ribadire lâimportanza di un consorzio idrico di secondo grado capace di accedere ai contributi dellâUnione Europea.
âI piccoli consorzi non possono fare piĂč di quello che giĂ fanno. Ne basterebbe uno: fatto beneâ, ha concluso.
Durante lâincontro, durato poco meno di 40 minuti, ampio spazio Ăš stato riservato anche alla realizzazione di invasi, ovvero laghi artificiali, realizzati in punti precisi lungo gli alvei dei fiumi, capaci di âconservareâ lâacqua superflua.
Un mese di studi, un mese di analisi e la promessa di risedersi allo stesso tavolo⊠non piĂč con carte ma con progetti concreti.