Nel 1928, il primo successo dell’Alfa Romeo alla Mille Miglia con Giuseppe Campari e Giulio Ramponi.

A 90 anni di distanza, per la 36 edizione della Mille Miglia storica (rievocazione della gara agonistica che si corse tra il 1927 e il 1957) tre Alfa Romeo ai primi tre posti in un’edizione da record con 450 equipaggi in gara provenienti da ben 44 paesi.

Gli italiani hanno rappresento circa il 30% degli accettati. La casa automobilistica più rappresentata è stata la Fiat con 49 vetture, a seguire Alfa Romeo con 48, Jaguar con 35 e Mercedes-Benz con 33 vetture. La Mille Miglia si conferma come una sorta di ‘Museo viaggiante di auto dʼepoca’ più celebrato al mondo.

Un viaggio unico lungo 1.743 chilometri con 112 prove cronometrate e 6 prove di media oraria. Alfa Romeo, come dicevamo, protagonista in qualità di Automotive Sponsor dell’edizione 2018 ma anche ‘festeggiata’ dagli appassionati con il tributo che si riserva ad una marca capace di far salire il Biscione su tutti e tre i gradini del podio in viale Venezia a Brescia.

A vincere (per la terza volta) la 1000 Miglia 2018 è infatti stata la coppia Juan Tonconogy e Barbara Ruffini con l’Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa del 1933, seguita dalla Alfa Romeo 6C1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina, di Giovanni Moceri, con il navigatore Daniele Bonetti.

Vettura ufficiale della collezione FCA Heritage, questa vettura è normalmente in mostra presso il Museo Storico Alfa Romeo ed è partita per la 1000 Miglia 2018 con il numero di gara 30, lo stesso sfoggiato dall’auto che nel 1928, conquistò la prima vittoria Alfa Romeo alla Mille Miglia con Giuseppe Campari e Giulio Ramponi. Anche in questa edizione non sono mancati i personaggi noti (VIP) prsenti al via: dal cantante spagnolo Alvaro Soler all’ex pilota di Formula Uno Giancarlo Fisichella.

Da Pierò Pelù a Guy Berryman, bassista dei Coldplay in compagnia di Derek Hill, il figlio di Damon, campione del mondo di F1.

Non sono mancati ovviamente i piloti famosi: Jochen Mass, Bernd Maylander ( che arrivano dalla F1) e Walter Rohrl (che arriva dal rally). A questi si sono aggiunti poi gli imprenditori di grido come Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada, il principe olandese Pieter Christian Van Oranje, cugino del re d’Olanda, l’attore premio Oscar Adrien Brody, che da anni non si perde mai una corsa.