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Si è tenuto oggi in Regione Liguria il tavolo del Lavoro per l’attuazione del programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, alla presenza dell’assessore al Lavoro Gianni Berrino, dell’assessore alla Formazione Ilaria Cavo, delle Camere di Commercio di Genova e delle Riviere, di Anci, organizzazioni sindacali, rappresentanti delle cooperative, rappresentanti delle associazioni dei disabili, enti di formazione ed enti accreditati al lavoro. GOL, con un orizzonte temporale che va dal 2021 al 2025, si inserisce nell’obiettivo generale della Missione 5 del PNRR che è quello di garantire un nuovo futuro per tutti i cittadini, da costruire attraverso l’innovazione del mercato del lavoro, facilitando anche la partecipazione e migliorando la formazione e le politiche attive, eliminando le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, sostenendo l’imprenditorialità femminile.

“Alla luce degli ultimi incontri e dei tavoli tecnici dopo un confronto bilaterale tra Regione Liguria e Anpal, agenzie nazionali della Politica del Lavoro, abbiamo terminato la stesura del Programma Attuativo regionale che a breve sarà inviato a Roma – ha spiegato l’assessore al Lavoro Gianni Berrino –. Il lavoro sinergico ha portato a predisporre una bozza di programma di cui siamo orgogliosi e che siamo sicuri che permetterà di centrare gli obiettivi che ci erano stati prefissati. Il 2022 sarà considerato un anno sperimentale e alcune delle best practice proposte da Regione Liguria potranno essere già inserire nel piano ma diventeranno operative dal 2023. Ricordiamo che il 75% delle persone inserite nel programma dovranno essere donne, disabili, disoccupati di lunga durata e over 55”.

Dei 7.260 destinatari minimi della misura in Liguria (fino a un massimo di 14mila), 3.863 sono da inserire in attività di formazione e di questi 1452 in attività di rafforzamento delle competenze digitali.

“Il programma GOL fa riferimento al Piano Nazionale Nuove Competenze che prevede in particolare due tipi di formazione: percorsi di aggiornamento e percorsi di riqualificazione – sottolinea l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo. – Per fare ciò Regione si propone di incentivare il coinvolgimento delle imprese fin dalla progettazione dei percorsi formativi e favorire la creazione di una rete territoriale tra enti di formazione, parti sociali e realtà produttive con l’obiettivo di intercettare direttamente i fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio e formare competenze altamente spendibili nel mercato del lavoro. Con una corretta programmazione sarà possibile sostenere aree di attività complementari a valere sul POR FSE+ per aumentare l’efficacia di GOL a beneficio del territorio. Tra le misure mutuabili pensiamo a ‘Match point’, intervento formativo destinato agli under 30 che abbiano assolto l’obbligo di istruzione e all’offerta formativa a catalogo. Ci sono poi strumenti complementari che andranno ad integrare i servizi previsti da GOL ed in particolare i tirocini, i tirocini per soggetti svantaggiati, i voucher per acquisto di servizi di conciliazione (Bonus nidi, baby-sitter/badanti) e i bonus assunzionali”.

Cinque i percorsi individuati: reinserimento lavorativo, aggiornamento professionale (Up-skilling), riqualificazione professionale (Re-skilling), lavoro e inclusione, ricollocazione collettiva.

Le risorse complessive nazionali sono 4,4 miliardi, destinate direttamente a Gol, cui si aggiungono 600 milioni per il potenziamento dei centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e 600 milioni per il rafforzamento del sistema duale.
Il decreto interministeriale del 5 novembre 2021 assegna alla Regione, per la prima annualità (2022), 21.296.000 euro (a titolo di prima assegnazione, pari al primo 20% delle risorse complessive). Per le successive annualità le risorse vengono assegnate sulla base del raggiungimento del target di destinatari coinvolti nel primo anno nonché sull’avanzamento della spesa a valere sulle risorse del Pnrr.

I soggetti della rete coinvolti in GOL sono ad oggi 13 centri per l’impiego, 45 soggetti accreditati al lavoro con 80 sedi operative, 91 soggetti accreditati alla formazione con 105 sedi operative. Si potranno inoltre aprire nuove sedi temporanee anche nelle vallate grazie anche alla collaborazione con i Comuni.