Festival 2019, Giordano: "Mettere insieme giovani e 'big'? Non mi ha convinto"
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Dal giudizio sugli ascolti a quello sullo spettacolo. Paolo Giordano, firma di spicco de Il Giornale, commenta a Riviera Time le prime due serate del Festival di Sanremo.

“Gli ascolti sono andati bene, non c’è stato un crollo. La percentuale di giovani che ha seguito il Festival fino alla fine, quindi quelli compresi tra i 15 e i 24 anni, è superiore alla fascia anagrafica compresa tra i 50 e i 70 (e oltre). Lo show di ieri sera è andato meglio rispetto alla prima serata”, commenta il giornalista ai nostri microfoni.

“Gli interventi di Favino e della Hunziker hanno quasi umiliato la conduzione di quest’anno. Secondo me la sorpresa della seconda serata sono stati Pio e Amedeo”.

Sulla decisione di unire la gara dei giovani a quella dei ‘big’: “Mettere insieme ‘Sanremo Giovani’ con i ‘big’ non è una novità, è una cosa che risale già al 1970. Vedere Einar e  Mahmood dispersi tra Loredana Bertè e Arisa non mi ha convinto moltissimo, non so quanto durerà in futuro”.