“Intervengo anticipatamente sulla giornata di domani, l’8 marzo, perché non si dovrebbe parlare di parità di trattamento, di genere, di retribuzione, di violenza sulle donne e di donne solo nelle giornate dedicate”, esordisce la consigliere comunale a Ventimiglia, Cristina D’Andrea.

“Il raggiungimento di tali obiettivi – prosegue – dovrebbe essere perseguito ogni giorno, non solo ampliando banalmente, l’accesso al mondo del lavoro alle donne a ruoli per prassi svolti prevalentemente da uomini, dove in ogni caso non ci sarebbe parità di qualifica e retribuzione, ma garantendo il raggiungimento e parità di trattamento nei ruoli apicali, nelle governance aziendali, amministrative e politiche, come illustrato nell’obiettivo numero 5 dell’Agenda ONU”.

“La giornata dell’8 marzo – sottolinea D’Andrea – è dedicata al ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche del genere femminile, é ‘la giornata internazionale della Donna’ denominazione corretta che rappresenta quanto ottenuto, non una festività ma una riflessione sul passato, sul presente e su come migliorare il futuro. Pensate che in Italia fu celebrata per la prima volta solo nel 1922, mentre negli Stati Uniti già dai primi anni del Novecento”.

“Noi nel nostro piccolo possiamo promuovere programmi professionali, corsi di aggiornamento, incentivi per le mamme che lavorano e le mamme single. Una donna non dovrebbe MAI scegliere tra famiglia e carriera, così come non lo fa un uomo, perché ha tutte le carte in regola per poter gestire tutto! Una donna dovrebbe scegliere solo cosa studiare, la propria religione, che lavoro svolgere, come vestirsi, quanto essere retribuita, senza accontentarsi e con chi passare la propria vita personale. Ogni donna non dovrebbe pretenderlo, ma considerato che c’è ancora parecchio da raggiungere, la vera rivoluzione deve partire da ognuna di noi!” conclude.