L'Intervista - Ospite Fulvio Fellegara
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L’ospite di oggi dell’Intervista di Riviera Time è il segretario provinciale della CGIL Imperia Fulvio Fellegara, che commenta il dibattito pubblico attorno alla campagna elettorale per eleggere il futuro sindaco di Imperia. “Lo stiamo seguendo con attenzione”, dichiara. “Si è discusso di porto, di Amat. Sono temi che hanno ricadute sul lavoro. Se n’è parlato però spesso in maniera sbrigativa, avrei preferito un maggiore approfondimento”.

In particolare, Fellegara si sofferma su due temi che dovrà affrontare il primo cittadino che succederà a Carlo Capacci: il futuro dei lavori del Porto di Imperia e il destino dello stabilimento ex Agnesi. “Sul porto noi siamo sul pezzo da sempre”, sottolinea. “La prima richiesta che faremo al nuovo sindaco sarà di impegnarsi a trovare una soluzione che sia definitiva e che dia una garanzia a tutti i lavoratori impegnati in quel bacino”.

“Sullo stabilimento ex Agnesi – prosegue – partiamo col riconoscere che è stata la più importante sconfitta della città degli ultimi anni. Ci sono degli impegni che l’imprenditore non ha rispettato e c’è uno stabile che non può diventare un rudere. Bisogna restituire quelle aree alla città, bisogna confrontarsi con la proprietà e aprire un dibattito pubblico sul riutilizzo. Il rischio che vedo è che si voglia fare della speculazione immobiliare. Chiedo al futuro sindaco di impegnarsi perché ciò non accada”.

In chiusura, il segretario della CGIL Imperia commenta lo scenario politico nazionale e l’impasse sulla formazione del governo. “Sono preoccupato, ma non sono in grado di fare una previsione su ciò che accadrà”, dichiara. “Dopo Italia-Svezia c’erano tanti allenatori in giro, oggi vedo tanti costituzionalisti. Molti di questi sono persone che magari non pagano le tasse o che non si sono mai interessate del bene del Paese. Quello che mi sento di dire, e la CGIL è stata chiara a livello nazionale, è che – conclude – ci deve essere rispetto per le istituzioni, per il Presidente della Repubblica e per la Costituzione”.