Ci siamo! Il tempo, vero o falso del savoir-faire, del bon ton, di un certo rispetto dell’avversario, del garbo, delle strategie, perché no anche della prudenza, di sentimenti e comportamenti particolari, lo “Sturm und Drang” per dirla filosoficamente alla Rousseau o con Goethe ne “I dolori del Giovane Werther”, come è sempre accaduto nella quasi totalità delle campagne elettorali, è scaduto. Sì, scaduto! Tra un mese e qualche giorno in più, l’8 e 9 giugno si andrà a votare per le europee, con scarsissimo entusiasmo, e per le più sentite (?) ed accese comunali. Il vento e le giornate a singhiozzo primaverili da oggi sono cambiati, si torna indietro ai temporali ed al freddo inverno. Tutto mutato, il mondo sottosopra. Prima votare era un dovere, oggi che è un diritto, una conquista, un piacere gli elettori invece che aumentare rischiano di sparire, diventare meno del 50-40%. Quindi? Perché? Auguro non sia guerra, ma temo battaglie, scontri, colpi bassi sotto la cintura, cattiverie, vendette. Soprattutto alle elezioni comunali.

Ovunque, Sanremo non fa eccezione. Come prima, più di prima perché sul tavolo, in banca, nelle sedi di società e vellutati studi di progettisti scafati, in ville, dimore, attici splendidi in Italia e all’estero di imprenditori blasonati, manager, robusti industriali con la piuma sul cappello e forti strette di mano sarebbero già belli e pronti progetti in attesa solo del semaforo verde. Alleanze, coperture, investimenti mai visti prima. Da mille ed una notte, da infarto per i deboli di cuore. Girano nomi, cosa bolle in pentola, le cose già fatte ed altre ancora in sospeso. L’ultimo miglio, l’ultimo minuto, l’ultimo metro è sempre quello più difficile, delicato, imprevedibile. Lo sport insegna. Manzoni aveva dato segnali precisi: “Adelante, Pedro con juicio”, “Dall’Alpi alle Piramidi/ Dal Manzanarre al Reno” con quel che segue. Dal Polo Nord al Polo Sud, compreso l’equatore, il mondo è cambiato, sta cambiando.

Una risposta la daranno proprio le prossime elezioni, non tanto su chi vincerà, ma quanti italiani, nel caso specifico i sanremesi andranno a votare. Se numerosi o la maggioranza della minoranza. Noi di “Election Time” e amici de “L’Eco della Riviera” oggi siamo arrivati al terzo incontro in diretta con tre possibili sindaci e 6 aspiranti candidati consiglieri, assessori o futuri presidenti di enti importanti. L’intervista in diretta nello studio di Riviera Time, come vedete ed ascoltate, ha come ospiti Alessandro Mager, candidato sindaco sostenuto da 4 liste civiche, avvocato tra i più stimati, e due competitor consiglieri, il noto avvocato e consigliere comunale d’opposizione Andrea Artioli (Forza Italia-team Gianni Rolando candidato sindaco centrodestra) e Robert Von Hackwitz (Progetto Comune – candidato sindaco Fulvio Fellegara, Pd-sinistra) ex consigliere comunale, sistemista programmatore, tesserato Anpi, membro del Coordinamento Imperiese Acqua pubblica.

Il confronto a tre ha toccato diversi problemi che affliggono Sanremo da troppi anni: il problema raccolta rifiuti, arredo urbano, frazioni trascurate, sanità allo sbando, turismo penalizzato, parcheggi e tanto altro. Mager alle accuse dei Rolandiani “se voti Mager voti Biancheri, se voti Mager voti Scajola” e all’endorsement dell’ex ministro Claudio Scajola, berlusconiano, oggi sindaco di Imperia e presidente della Provincia, che alla domanda specifica chi voterebbe dei 6/7 candidati sindaci matuziani in gara, in sintesi ha risposto con la tecnica del doppio binario: conosco bene e stimo i due candidati principali, se votassi a Sanremo per le comunali non avrei dubbi, voterei il candidato civico Mager perché vedo in lui una maggior capacità di fare il sindaco”. Mager ovviamente lo ha ringraziato per la stima. Gli altri no.

Per onor di cronaca Claudio Scajola, come all’epoca stratega e geniale coordinatore di FI oggi, non a caso primo firmatario dei civici del neo Partito Popolare Europeo, è più arzillo ed in forma che mai. Conoscendolo un poco sicuramente ha grandi progetti in testa. Instancabile nel programmare, nell’incontrare colleghi sindaci, presidenti, parlamentari, recentemente ha pure rafforzato rapporti col ministro degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionali Antonio Tajani, nonché uomo forte, eletto segretario nazionale di Forza Italia dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi. Non è casuale neppure, alla vigilia delle elezioni europee e comunali il suo invito, il 17 maggio alle ore 18, alla presentazione del libro con l’autore, Paolo del Debbio, “In nome della libertà, la forza delle idee di Silvio Berlusconi”, voluto dalla figlia Marina, all’Expo Salso-Calata Anselmi.

L’avvocato Artioli (centro destra-Rolando) nella sua analisi ha criticato il sindaco uscente Biancheri (eletto ieri con la sinistra oggi con i civici) per avere speso tra l’altro 32mila euro per la pubblicazione e distribuzione, nel corso della presentazione, su invito, al Casinò municipale di un “libercolo” (testuale) dove racconta la sua esperienza ed il bilancio delle cose fatte da sindaco. Secondo Artioli spocchiosa propaganda elettorale, una bella cifra che poteva benissimo essere risparmiata o spesa meglio. Per esempio nel sociale, pubblicando il tutto gratuitamente sul sito web del Comune. Artioli ha anche rivendicato, a titolo personale-centro destra, il merito di aver fatto rimettere nel calendario delle manifestazioni e fatto rifare, per le vie della città, il Corso Fiorito, dopo anni di sospensione vincendo l’opposizione dei consiglieri di maggioranza Viale, Motta ed altri.

Robert Von Hackwitz, candidato di sinistra (con Progetto Comune sostiene Fulvio Fellegara sindaco) si batte e non ha dubbi: “Per Sanremo siamo l’unica, vera, reale alternativa rispetto al centrodestra di Mager ed alla destra-destra di Rolando. Ci battiamo per dare voce, pari dignità e servizi tra le frazioni, le periferie e Via Matteotti, il centro città. Troppe zone dimenticate, più asili, nascono 300 bimbi l’anno e ci sono solo 170 posti per loro, più servizi primari a tutti”. 

Una curiosità che forse pochi conoscono e che può intelligentemente rasserenare per un po’ l’ambiente: Robert Von Hackwitz ha radici dinastiche tedesche come uno dei suoi più temibili avversari elettorali, il candidato sindaco dei civici Alessandro Mager. “Nomen est Omen” frase augurale di Plauto, tra i più grandi autori teatrali e commediografi dell’antica Roma, nato a Sarsina intorno al 250 avanti Cristo.