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Sono passati due mesi esatti da quel 14 maggio, giorno dell’inaugurazione della nuova sede della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) della nostra provincia, in via Duca degli Abruzzi a Sanremo.

“Ricordo bene quel giorno – dice Claudio Battaglia, presidente provinciale Lilt – con la presenza del nostro presidente nazionale il quale ci ha confermato che la nostra sede è tra le più attive di tutto il Nord Italia al pari di quelle situate nei grossi centri come Milano”.

“Il cambio di sede ha comportato qualche ritardo nei nostri soliti servizi e me ne scuso con i cittadini, ma dopo i primi venti giorni di calo anche di  prenotazioni adesso siamo decisamente a pieno regime non solo con mammografie ma anche con pap-test e con lo studio dei nei e su quest’ultimo esame c’è un’enorme richiesta. Siamo alla ricerca di un dermatologo e intanto ho chiesto alla Lilt regionale se può inviarci almeno una volta al mese il dermatologo che loro hanno a Genova per iniziare a soddisfare qualche richiesta”.

“Come Lilt – prosegue Battaglia – siamo anche stati presenti con il nostro stand ad iniziative come la fiera dell’aglio di Vessalico nel corso della quale ho tenuto una conferenza sui benefici dell’aglio anche per la prevenzione dei tumori, e saremo presenti a fine mese ad Arma di Taggia per Sant’Erasmo”.

“Sappiamo già che l’inizio dell’autunno ci aspetta un periodo molto impegnativo con la prevista nuova ondata Covid anche se meno aggressiva delle precedenti, e lancio un sos per la ricerca di volontari che sono la spina dorsale della Lilt, ne abbiamo un assoluto bisogno sia a contatto con i pazienti, o negli uffici, oppure come autisti. Abbiamo aumentato del 30% le richieste di trasporto malati oncologici e ogni due settimane ci sono richieste per cinque o sei nuovi pazienti a dimostrazione della bontà del servizio che offriamo”.

“Credo che non ci sia più il rischio di diminuire o peggio interrompere l’attività della ‘breast unit’ in caso di aumento di ricoveri per Covid – confida Battaglia – non esiste solo il virus ma c’è una pandemia ben più importante a livello di numeri e si chiama tumore maligno, e solo la prevenzione oggi lo può guarire”.

Nell’arco di un mese a Sanremo si sono verificati decessi di persone molto conosciute a causa di tumori maligni, decessi che hanno colpito l’opinione pubblica anche a causa dell’età delle vittime spesso sotto i 60 anni ed anche under 50.

“Anche in questi casi l’importanza della diagnosi precoce è fondamentale tranne che per alcuni tumori di difficile cura, e quest’arma non è stata usata in modo adeguato. A fronte di questo aspetto – conclude Claudio Battaglia – conseguenza dell’emergenza pandemica, ogni anno la medicina fa progressi, vengono messi a disposizione farmaci nuovi e contrastare una patologia metastatica è sempre possibile ma i casi infausti purtroppo ci sono e l’impatto mediatico è maggiore rispetto ai tanti casi di persone che guariscono o che riescono a sopravvivere decisamente più a lungo”.