medico coronavirus
Credit: Francisco Àvia_Hospital Clínic - CC BY-ND 2.0

Due mesi fa era esattamente il giorno dopo la fine del Festival di Sanremo, quando restava solo la passerella di ‘Domenica In’ sul palco dell’Ariston per chiudere definitivamente la 70esima edizione.

Un mese esatto dopo, il 9 marzo Giuseppe Conte firmava il decreto che obbligava, e tuttora obbliga, tutti gli italiani all’isolamento e al rispetto di regole che sarebbero diventate sempre più stringenti e limitative della libertà personale.

Oggi è il 9 aprile, dopo un mese esatto, siamo ancora tutti obbligati a restare chiusi in casa, a limitare al minimo indispensabile le uscite per fare la spesa, per comprare medicinali e per lavorare, quei pochi che il lavoro ce l’hanno ancora.

In questo mese maledetto e indimenticabile abbiamo anche dovuto imparare, nostro malgrado, termini sino a poco prima completamente sconosciuti. Sono tutte parole che si riferiscono alla medicina e conosciute in ambito medico, e neppure da tutti.

Ecco alcune delle parole che sono state tra le più utilizzate dai media e riportate, spesso erroneamente, nei discorsi tra la gente ma soprattutto nei post sui social presi d’assalto e spesso bloccati o rallentati per eccesso di traffico.

Covid-19: è l’abbreviazione di ‘COronaVIrus Disease 2019’ è la denominazione attribuita dall’Oms alla malattia sviluppata dal nuovo virus Sars-CoV-2. Ha le dimensioni di 100/150 nanometri di diametro, cioè 600 volte più piccolo di un capello.

OMS: Organizzazione Mondiale della Sanità.

Epidemia: è – secondo la Treccani – una manifestazione collettiva di una malattia che si diffonde rapidamente fino a colpire un gran numero di persone in un vasto  territorio. Si propaga per contagio diretto o indiretto, si sviluppa con andamento variabile e si estingue dopo una durata variabile.

Pandemia: significa la propagazione di una malattia infettiva in nazioni o continenti diversi e può così minacciare la popolazione mondiale.

Contagio: è la trasmissione da una persona all’altra di una malattia infettiva. Nel caso attuale, avviene attraverso un contatto ravvicinato (meno di 2 metri) e prolungato. Il contagio avviene tramite goccioline (droplet) espulse con la tosse o gli sternuti di un infetto che finiscono su naso, bocca e occhi del prossimo. Il contagio può avvenire anche sulle mani o sulle superfici toccate.

Focolaio: è l’improvviso aumento di casi di una malattia che si diffonde all’interno di un ambito circoscritto.

Incubazione: è il periodo che intercorre tra l’infezione e l’arrivo dei primi sintomi. Con questo coronavirus può essere da 3 a 7 giorni ma anche sino a 14.

Sintomatologia: per il Covid-19 i sintomi sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie.

Quarantena: periodo di isolamento di 40 giorni cui vengono sottoposte le persone contagiate. Ma la sua durata differisce a seconda delle malattie, per il Covid-19 la media è di 14 giorni. Per due settimane il soggetto non deve entrare in nessun modo in contatto con altre persone per evitare di contagiarle e diffondere il virus.

Ventilatore polmonare: è una macchina per la ventilazione meccanica che serve ad aiutare i pazienti con insufficienza respiratoria.

Filtranti facciali o mascherine: servono a proteggere dalla contaminazione e dalla diffusione del virus. Ne esistono di diversi tipi, la più comune è la FFP2.